Una settimana dopo il tentato golpe in Turchia, la situazione è ancora molto lontana dall’essere pacificata. La stretta del presidente Erdogan ha portato ad un numero molto elevato di arresti e di rimozioni dall’incarico, mentre l’approvazione dello stato di emergenza dà al presidente e al governo poteri smisurati. Il fallito colpo di stato militare ne ha di fatto innescato uno civile, e la sospensione della convenzione europea sui diritti umani è il segnale allarmante di un punto di non ritorno.
Riccardo Noury, portavoce di Amnesty Italia
[sonoro]
Sul piano dei diritti, la Turchia si gioca parte della sua credibilità internazionale, e quello che sta succedendo in questi giorni avrà inevitabilmente delle ripercussioni. Come ci spiega il giornalista Roberto Zichittella
[sonoro]
L’attacco alla libertà di espressione desta preoccupazione in molte parti del mondo. Qualche giorno fa un sit-in sotto l’ambasciata della Turchia a Roma ha voluto dare un segnale di solidarietà e richiamare l’attenzione dei media italiani.
Ai nostri microfoni Elisa Marincola, portavoce di Articolo 21
[sonoro]