Per chi suona la campanella

 

Bentrovati all’ascolto del GRSweek da Anna Monterubbianesi.
Nidi gratis e scuola di qualità. Il discorso del presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, in occasione del voto di fiducia ha messo in evidenza la necessità di invertire i destini demografici del nostro Paese e ha sottolineato la responsabilità di consegnare alle generazioni del futuro comunità e prospettive di benessere migliori. A partire dalla riduzione delle diseguaglianze e dall’investimento sulla formazione, per rendere accessibili, sostenibili e di qualità i servizi per l’infanzia, le scuole, l’università e la ricerca. In questi giorni gli alunni stanno cominciando a rientrare in aula, ma qual è lo stato di salute della scuola italiana?

Nell’anno scolastico appena trascorso l’Osservatorio civico sulla sicurezza a scuola di Cittadinanzattiva ha registrato 70 crolli negli istituti del nostro Paese. L’allarme sulla sicurezza degli edifici arriva anche da Legambiente che ha scritto una lettera aperta al nuovo esecutivo: “Caro Governo, le scuole stanno riaprendo e per questo ti scrivo. Perché quasi il 40% degli edifici ha bisogno di interventi di manutenzione straordinaria urgente; in oltre l’80% non sono state realizzate indagini per verificare la sicurezza dei solai, oltre il 60% degli istituti non dispone del certificato di agibilità e più del 76% delle amministrazioni non ha effettuato le verifiche di vulnerabilità sismica. Insomma, se per te la Scuola è una priorità, sappi che è urgente intervenire per mettere in sicurezza tutti gli edifici e garantire le stesse possibilità educative agli alunni di tutte le regioni italiane. Ne abbiamo parlato con Vanessa Pallucchi, Vicepresidente e responsabile Scuola e Formazione di Legambiente che da 20 anni realizza dossier sull’edilizia e i servizi scolastici: ….

Accanto al tema della sicurezza c’è poi la questione dei servizi che variano da regione a regione. Ascoltiamo ancora Vanessa Pallucchi:

Se con il nuovo Governo sembra registrarsi una nuova volontà di garantire a tutti istruzione e pari opportunità, come recita l’articolo 3 della nostra Costituzione le premesse per questo anno scolastico non sono le migliori. Ascoltiamo il servizio di Katia Caravello: “con la crisi di Governo di metà agosto è andata in fumo la possibilità di stabilizzare 55.000 precari. La situazione per gli alunni con disabilità è ancora più drammatica: quasi 1 su 2 non avrà un docente di ruolo e specializzato sul sostegno. Ma i problemi della scuola non finiscono qui: mancano i direttori delle segreterie in 1 istituto su 3. Insomma, la fotografia del primo giorno è quella di una scuola sempre più precaria… e a farne le spese saranno studenti e insegnanti!

Anche Anief, l’Associazione Nazionale Insegnanti e Formatori ha chiesto un’attenzione particolare alle scuole del Sud dove, ad incidere negativamente nelle competenze degli alunni, come hanno certificato gli ultimi dati Invalsi pubblicati questa estate, ci sono diversi fattori: il numero di alunni per classe, che quando superiore ad una certa soglia non permette al docente di incidere nella formazione con la stessa efficacia, la mancanza quasi totale di tempo pieno nel primo ciclo, un alto numero di docenti precari, soprattutto sul sostegno agli alunni disabili. In questo contesto “pensare di introdurre la regionalizzazione della scuola – come commenta l’associazione – rappresenta un oltraggio al diritto allo studio di milioni di alunni.”

Nella scuola possono nascere i primi criteri di diseguaglianza. Sono svantaggi territoriali che si ripercuotono nella vita delle persone. L’augurio di Actionaid a tutti i bambini e le bambine è quello di costruire una scuola gratuita, accessibile a tutti sicura e senza discriminazioni. Perché la scuola è uno dei primi strumenti per il cambiamento delle società.