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Baby boss


Il rapporto “Under”, realizzato dall’Associazione Antimafie daSud, analizza con dati e storie il contesto calabrese in cui i giovani diventano criminali. Il servizio di Anna Ventrella.

Giovani, spesso minori, uccisi e gambizzati. Un esercito cresciuto all’ombra dei clan e dei “cattivi maestri” pronto a morire o a uccidere, per soldi o per il solo fascino del potere che si trasforma in consenso sociale. Sono loro – con le tante storie di chi è cresciuto troppo in fretta, tra il degrado sociale e l’indifferenza,   –  i protagonisti del  rapporto “Under”,  realizzato dall’Associazione Antimafie daSud. Un reportage lungo dodici mesi che ha attraversato paesi del Sud Italia e del Lazio per capire cosa spinge questi ragazzi a diventare  membri di un’organizzazione mafiosa. I dati sono allarmanti se si pensa che a fare da apri pista nel malaffare è la droga, un tema  enorme, il cui impatto sociale è devastante e sottovalutato.  Ma non solo droga. I baby criminali sono coinvolti anche in riscossione di tangenti e intimidazioni, detenzione di armi, gambizzazioni e delitti su commissione, furti,  lesioni personali volontarie,  rapine. Ma la crescente povertà e l’abbondono precoce della scuola, sono due dei fattori che purtroppo portano più velocemente i ragazzi sulla strada della criminalità

Il problema esiste


“Lavoriamo costantemente negli ospedali che hanno effettuato gli studi, basta stare in quei luoghi per capire che la negazione del fenomeno è crudele e falsa”. Così l’associazione Noi genitori di tutti, risponde ai dati sul registro Tumori della Campania resi noti dal governatore De Luca che attestano come l’incidenza della patologia nella Terra dei Fuochi è in media col resto d’Italia.

Risuona la campanella


Inaugurata a Norcia la nuova scuola media. Dopo quella elementare e la materna, la fondazione Francesca Rava – NPH Italia Onlus porta a compimento l’impegno per i bambini della cittadina umbra grazie ai fondi raccolti da Un Aiuto Subito.

 

Foto: Agi

No slot


Si celebra oggi la Giornata nazionale contro il gioco d’azzardo. Un appuntamento che vuole essere un monito per un fenomeno sempre più radicato in Italia. E anche un appello alla politica affinché possa limitare sempre più l’uso di macchinette e scommesse online.

Insieme senza muri


Domani a Milano centinaia di associazioni attraverseranno la città a sostegno dell’accoglienza. Il servizio di Clara Capponi.

 

Una mobilitazione festosa e popolare. Con questo spirito Milano domani si appresta ad accogliere, sul modello di quella di Barcellona del febbraio scorso, migliaia di persone.. Ci saranno sigle di associazioni, enti, cooperative, oltre a rappresentanze di comunità straniere. “Sarà una marcia di chi ritiene che la società plurale sia un’occasione di crescita per tutti – assicurano gli organizzatori – e che la logica dei muri che fomentano la paura debba essere sconfitta dalle scelte che pongono al centro la forza dell’integrazione e della convivenza”. L’obiettivo è arrivare a un superamento della Legge Bossi Fini e all’approvazione della Legge sulla Cittadinanza.

Bene, ma non basta


Via libera del Senato al disegno di legge sul reato di tortura. Critiche le associazioni che parlano di testo impresentabile. Il servizio di Clara Capponi.

 

Una legge sulla tortura impresentabile, in cui la definizione del reato è in evidente contrasto con quanto imposto dalla Convenzione internazionale senza considerare la confusione del testo, che pare scritto apposta per renderne difficile l’applicazione. E’ questo il commento di Aminesty international e Antigone al testo di legge che ha ottenuto il via libera dal senato e torna ora a Montecitorio. Sono due le critiche fondamentali: il reato di tortura viene definito comune invece di proprio, visto che a commetterlo sono di solito pubblici ufficiali o degli incaricati di pubblico servizio. Inoltre il testo passato al Senato prevede, perché vi sia tortura, che ci sia un verificabile trauma psichico. «Ma i processi per tortura avvengono anche a dieci anni dai fatti commessi, come si fa a verificare il trauma dopo tanto tempo?”afferma il senatore Luigi Manconi della commissione per i diritti umani.

Verità a galla


La Commissione Difesa del Senato non si allinea col procuratore Zuccaro e ribadisce che non c’è alcun legame tra ong e trafficanti. Ma allo stesso tempo impone alle organizzazioni non governative il divieto di creare corridoi umanitari e l’obbligo di coordinarsi con la guardia costiera durante il soccorso in mare.

In prima linea


Presentata da Terre des Hommes la nuova guida alla salute mentale per i minori migranti non accompagnati e famiglie con bambini in prima accoglienza. Scaricabile online gratuitamente, rispecchia le indicazioni dell’Osservatorio mondiale della Sanità per il supporto psicosociale nei contesti di emergenza.

Un anno di unioni civili


Dal maggio del 2016 ne sono state celebrate oltre 2800. Milano, Roma e Torino le città dove si sono detti più sì. Ai nostri microfoni Gabriele Piazzoni segretario nazionale dell’Arcigay. (sonoro)

Vite nascoste


Sono sempre di più i minori scomparsi nel nostro Paese. Il servizio di Clara Capponi.

 

Sono 27.995 i minori stranieri scomparsi in Italia nel 2016, il 44,84% rispetto all’anno precedente. I dati sono stati diffusi in questi giorni dal Commissario straordinario del Governo per le persone scomparse, Vittorio Piscitelli, che ha presentato al Viminale la relazione semestrale sul fenomeno. Si tratta di un boom preoccupante che riguarda i più piccoli perché esposti alle organizzazioni criminali, allo sfruttamento, a violenze ed abusi. Più volte le associazioni hanno denunciato con preoccupazione la scomparsa di tanti minori dai centri di prima accoglienza: alcuni proseguono certamente il loro viaggio, ma per altri c’è il rischio sempre più forte che vengano immessi nella tratta di esseri umani, a cominciare dalla prostituzione.
Punto critico la Sicilia, la regione in cui si verificano il maggior numero delle scomparse e sulle cui strutture grava il maggior lavoro per il recupero e riconoscimento dei migranti naufragati in mare.