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Ora basta


Dopo oltre tre anni dall’inizio del conflitto in Yemen sono sempre di più i civili colpiti dagli effetti devastanti della guerra. Una tragedia che ha portato la morte a quasi 85.000 bambini e lasciato oltre l’80% della popolazione civile dipendente dagli aiuti umanitari. A ricordarlo reti e ong italiane che hanno chiesto al nostro governo di mettere in campo azioni concrete per interrompere questa ecatombe.

#TakeYourSeat


È l’iniziativa lanciata dalle Nazioni Unite per coinvolgere quante più persone possibili alla prossima Conferenza sui cambiamenti climatici che si terrà in Polonia dal 2 al 14 dicembre. Attraverso una campagna social tutti potranno inviare messaggi e suggerimenti che saranno consegnati ai leader presenti ai lavori.

Al di là del muro


Dopo aver marciato per oltre quattromila chilometri, attraversando l’America centrale, centinaia di migranti sono stati respinti con lacrimogeni e proiettili di gomma mentre tentavano di passare il confine con gli Stati Uniti. Secondo il quotidiano messicano La Jornada, sono più di cento gli arresti effettuali dalla polizia locale.

India arcobaleno


Una manifestazione per festeggiare la cancellazione del reato di omosessualità. Ma in Asia la situazione resta complicata. Il servizio di Fabio Piccolino. (sonoro)

In cerca di Silvia


Quattordici persone sono state arrestate per il rapimento in Kenya della volontaria italiana. Non farebbero parte del commando di otto uomini che ha prelevato la giovane dopo aver ferito a colpi di arma da fuoco diverse persone tra cui tre bambini nel villaggio di Chakama. Ma potrebbero avere avuto contatti con il gruppo di sequestratori se non proprio esserne complici.

Morire di fame


È il destino che ha colpito circa 85mila bambini negli ultimi tre anni in Yemen. A denunciarlo è Save The Children, che ha spiegato come, a causa del conflitto, le importazioni commerciali di cibo attraverso il porto di Hodeidah si siano drasticamente ridotte, permettendo di soddisfare i bisogni di solo il 16% della popolazione del Paese.

“Circa 85.000 bambini nello Yemen potrebbero aver perso la vita a causa della fame estrema dall’inizio della guerra. Per ogni bambino ucciso da bombe e proiettili, dozzine stanno morendo di fame e si potrebbe prevenire. I bambini che muoiono in questo modo soffrono immensamente: le loro funzioni vitali rallentano e alla fine si fermano, i loro sistemi immunitari sono così deboli che sono più inclini alle infezioni e sono talmente fragili che non riescono nemmeno a piangere. I genitori possono solo rimanere a guardare i loro bambini che stanno morendo senza poter fare nulla”, denuncia Tamer Kirolos, Direttore di Save the Children in Yemen. “Nonostante le difficoltà, salviamo vite ogni giorno: abbiamo fornito cibo a 140.000 bambini e curato più di 78.000 bambini per malnutrizione dall’inizio della crisi”

Attacco inquietante e strumentale


Medici senza frontiere risponde al sequestro della nave Aquarius impegnata in una missione umanitaria nel Mediterraneo. Il servizio di Fabio Piccolino. (sonoro)

“Una misura sproporzionata e strumentale, tesa a criminalizzare per l’ennesima volta l’azione medico-umanitaria in mare”. E’ la reazione di Medici Senza Frontiere dopo il sequestro della nave Acquarius a causa di presunte irregolarità nello smaltimento dei rifiuti a bordo. Accuse che la ong rispedisce al mittente, sottolineando come tutte le operazioni hanno sempre seguito procedure standard, che le autorità non hanno fino ad oggi mai contestato. Secondo il direttore generale di Medici Senza Frontiere Italia Gabriele Eminente, “l’unico crimine è lo smantellamento totale del sistema di ricerca e soccorso, con persone che continuano a partire senza più navi umanitarie a salvare le loro vite”.
Anche Arci ha espresso la propria solidarietà, parlando di azione giudiziaria strumentale utilizzata per fare propaganda.

A testa bassa


Per più della metà dei bambini al mondo, la possibilità di vivere l’infanzia che meritano e alla quale semplicemente hanno diritto continua ad essere solo un lontano miraggio e ogni giorno, sulla loro pelle, devono fare i conti con le conseguenze disastrose dei conflitti, della povertà o delle discriminazioni. Lo denuncia Save the Children in occasione della Giornata Mondiale dell’Infanzia che si celebra oggi.

Per un mondo più equo


Le ong chiedono maggiori risorse in legge di bilancio per la Cooperazione allo sviluppo. Il servizio di Fabio Piccolino. (sonoro)

La Rete Link 2007 ha inviato ai membri del Parlamento ed in particolare alle Commissioni Bilancio e Affari Esteri un documento di analisi e di proposta in merito agli stanziamenti. “Siamo preoccupati – sottolinea il presidente Paolo Dieci – per la tendenza negativa degli impegni finanziari, dopo anni di impegno politico e qualitativo a seguito della Legge 125 e di fronte alle crescenti necessità a cui l’Italia è chiamata a dare risposta nelle sue relazioni con i paesi del continente africano, dell’area mediterranea e del vicino oriente, anche in relazione al governo del fenomeno migratorio”. La richiesta dell’associazione è quella di rivedere al rialzo gli stanziamenti previsti nel ddl, mantenendo anche per il 2019 almeno lo stanziamento dello 0,30% del Pil, senza il quale la cooperazione internazionale dell’Italia rischierebbe un grave passo indietro, che influirebbe negativamente sulle sue relazioni internazionali e bilaterali.

Retromarcia


Cuba ha deciso di ritirare i propri medici dal Brasile, presenti nel paese sudamericano attraverso il programma di assistenza sanitaria “Más Médicos” a causa delle condizioni poste dal nuovo presidente Jair Bolsonaro. Il ministero della Sanità pubblica dell’isola ha fatto riferimento a toni diretti, offensivi e minacciosi che impediscono la prosecuzione del lavoro.