Archivi categoria: Internazionale

Finalmente sì


paceIn Slovenia si sono celebrati i primi matrimoni tra persone dello stesso sesso. La legge, entrata in vigore nel 2015 aveva avuto un iter molto tormentato, dopo che un referendum aveva bocciato la possibilità per le coppie di adottare bambini, costringendo il governo a varare una nuova legislazione.

 

Dal 2006 le coppie gay potevano registrarsi civilmente ed adottare i figli del partner ottenuti da una precedente relazione, la famosa stepchild adoption. Dopo la legge approvata nel 2015, i partiti conservatori avevano ottenuto un referendum per l’abrogazione: alla consultazione, tenuta il 20 dicembre 2015 aveva votato solo il 36% degli aventi diritto, con una maggioranza favorevole all’abrogazione della norma. Il parlamento ha deciso dunque di approvare una nuova legge togliendo dal testo le adozioni.

Indietro tutta


darfur la repubblicaAncora polemiche per i 40 cittadini sudanesi rimpatriati forzatamente in Sudan nonostante fossero stati segnalati da Italians for Darfur come richiedenti asilo. Ai nostri microfoni Antonella Napoli della ong. (sonoro)

 

(Foto: La Repubblica)

Indietro tutta


trump-panoramaIl presidente degli Stati Uniti Donald Trump ha cancellato le tutele per gli studenti transgender approvate dall’amministrazione Obama, che li autorizzava ad utilizzare bagni e spogliatoi nelle scuole pubbliche in base alla propria identità di genere, e non in base al sesso di nascita. Secondo molti, la misura rappresenterebbe un primo passo verso lo smantellamento dei diritti gay.

 

La reazione della comunità Lgbt e delle associazioni per la difesa dei diritti civili è stata immediata: l’accusa per Trump è di aver tradito la promessa fatta in campagna elettorale di non intervenire in questo campo e di violare in questo modo i diritti umani. Il timore è che un’offensiva contro i diritti Lgbt possa coinvolgere la storica legalizzazione delle nozze gay.

Ancora lacrime e sangue


grecia parlamentonewsLa Grecia è di nuovo in grave difficoltà economica. Il prossimo lunedì si riuniscono i ministri delle Finanze dell’area euro e il timore è che non ci sia accordo sul pacchetto di finanziamenti da offrire al Paese indebitato. Ascoltiamo Francesco De Palo, direttore della testata online Mondogreco. (sonoro)

 

Foto: ParlamentoNews

Un mondo senza diritti


copertina-rapporto-annualePresentato il rapporto annuale di Amnesty International. Sotto accusa le politiche della demonizzazione che alimentano divisione e paura. Ai nostri microfoni Antonio Marchesi, presidente della ong. (sonoro)

Con l’acqua alla gola


siccita Il numero dei migranti ambientali e climatici salirà a 48 milioni nel corso del 2017: è la stima di Avvenia che già in passato aveva lanciato l’allarme su questo fenomeno. Alluvioni, siccità ed altri eventi metereologici estremi stanno provocando enormi spostamenti di persone, per lo più provenienti da Siria, Yemen, Iraq, dall’Asia meridionale e da alcuni paesi africani.

Il numero dei migranti ambientali è in forte crescita: nel 2011 erano 18 milioni. Nella maggioranza dei casi si tratta di migrazioni interne, ma cresce anche la quota di chi rischia la vita per raggiungere le coste europee. Secondo gli analisti di Avvenia, la situazione peggiorerà: tra pochi anni infatti, le attuali migrazioni in direzione dell’Europa sembreranno di modesta entità rispetto a quelle che verranno, spinte da fenomeni come l’attuale ritmo di emissioni di gas a effetto serra che porterà ad un innalzamento di oltre un metro del livello dei mari entro questo secolo.

Europa disuguale


La manifestazione in favore dei migranti a BarcellonaMentre Barcellona si mobilita a favore dei rifugiati, sul tema migrazione l’Italia torna di fronte alla Corte per i Diritti Umani. Il servizio di Fabio Piccolino.

 

Mentre l’Europa si interroga sulle politiche migratorie e da più parti la chiusura delle frontiere è già realtà, oltre 160 mila persone sono scese in piazza a Barcellona per chiedere al governo spagnolo di accogliere più migranti. La manifestazione aveva l’obiettivo di sensibilizzare le istituzioni e l’opinione pubblica sul fatto che la Spagna ha finora accolto molti meno rifugiati di quanto previsto dal sistema delle quote. L’Italia intanto torna di fronte alla Corte Europea per i Diritti Umani per il rimpatrio forzato di 40 cittadini sudanesi. Si tratterebbe di una violazione voluta, che mira a non rispettare i trattati internazionali per fermare l’arrivo di persone via mare. Un’ipotesi, quest’ultima, fortemente criticata dalle maggiori organizzazioni per la tutela dei diritti umani.

In Gran Bretagna multa ai taxi non “accessibili”


england-144723_960_720(Fonte: Superando.it)

I taxi e anche i veicoli per trasporto a noleggio privato di Inghilterra, Galles e Scozia, designati come accessibili (tutti quelli di Londra e un numero significativo anche negli altri principali centri urbani), che si rifiuteranno di far salire una persona in carrozzina o che proveranno a farle pagare un supplemento di tariffa, verranno sanzionati, a partire dal 6 aprile prossimo, con una multa che ammonterà fino a 1.000 sterline (al cambio di oggi, poco meno di 1.177 euro), rischiando anche di andare incontro alla perdita della licenza.

Lo si legge in una nota ufficiale del Ministero dei Trasporti britannico (Department for Transports), il cui responsabile Andrew Jones dichiara che tale provvedimento rientra in un percorso volto a “costruire un Paese che funzioni per tutti, ciò che passa anche per la garanzia, alle persone con disabilità, di avere il medesimo accesso ai servizi e alle opportunità di chiunque altro, incluso il diritto alla mobilità”.

A questo link è disponibile il comunicato del Ministero dei Trasporti della Gran Bretagna.

Tempo scaduto


sud sudanL’Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i Rifugiati ha espresso forte preoccupazione per la drammatica situazione del Sud Sudan, dove il conflitto dura da ormai quattro anni, con oltre un milione e mezzo di rifugiati e due milioni di sfollati interni. Oltre metá della popolazione ha problemi di malnutrizione.

Amara sconfitta


cetaCon 408 voti favorevoli, 254 contrari e 33 astensioni il Parlamento europeo ha approvato l’accordo commerciale tra Canada e Ue. Caduti nel vuoto i ripetuti appelli agli europarlamentari da parte di associazioni e ong sui rischi del trattato: da quelli ambientali alla perdita di diritti per i lavoratori, dalle privatizzazioni a ulteriori regali per le multinazionali.