Archivi categoria: Sport

Torino è “Biciclabile”: persone con disabilità e senza dimora coinvolte nel recupero dei mezzi abbandonati


Biciclabile

Persone con disabilità e senza dimora sono coinvolte nei lavori di riparazione delle bici abbandonate per le vie di Torino e hanno così l’occasione di mettersi in gioco, imparare cose nuove e rendersi utili alla comunità.

«BiciclAbile», spiega Lorena Cugusi, vicepresidente di Stranaidea, «è un’attività di recupero di biciclette abbandonate che vengono riparate e rimesse in circolazione. Insomma, dove molti vedevano un rifiuto, noi abbiamo visto un’opportunità. Le persone con disabilità e gli adulti senza dimora vengono coinvolti nei lavori di riparazione e hanno così l’occasione di mettersi in gioco, imparare cose nuove e rendersi utili alla comunità. Siamo consapevoli che nell’era del consumo riparare le cose sia non solo un atto di ribellione, ma anche e soprattutto di responsabilità civica. Ridurre i rifiuti ed estendere il ciclo di vita dei prodotti produce un plus valore non solo economico ed energetico, ma anche di senso».

Infatti, fino a qualche tempo fa, le biciclette che l’amministrazione comunale di Torino raccoglieva e portava nel deposito dei vigili urbani, rimanevano lì inutilizzate. Grazie al progetto BiciclAbile quello che era solo un oggetto di rottamazione ha ripreso a vivere dopo un sapiente lavoro dei ragazzi che le riparano e le mettono a disposizione gratuitamente di chi è in difficoltà o ne ha bisogno.

Disabilità, l’allenamento speciale del “Vharese”: a sorpresa scende in campo mister Pioli



Un allenamento speciale

L’Apd Vharese promuove la pratica sportiva come occasione di incontro e di socializzazione, ma anche di promozione di una diversa cultura sulla disabilità, da tre anni veste i colori del Milan e nei giorni scorsi ha avuto l’occasione di allenarsi con il tecnico rossonero Stefano Pioli che ha detto “Con la passione si può superare qualsiasi ostacolo”.

Il tecnico rossonero ha sorpreso i ragazzi che partecipano alla Divisione Calcio Paralimpico e Sperimentale della Figc dirigendo una sessione di allenamento. «Ho visto ragazzi entusiasti ma soprattutto attenti e vogliosi di far bene, rispettando consegne e ruoli» ha commentato il tecnico.

Con Briantea84 l’Apd Vharese da tre anni veste i colori del Milan. Indossare la maglia del Milan è far parte di una grande famiglia che condivide gli stessi valori e la stessa passione. Lo sanno bene i ragazzi del Vharese, una delle due realtà – l’altra è Briantea84 – che vestono la maglia rossonera nella Divisione Calcio Paralimpico e Sperimentale – Dcps della Figc. Nei giorni scorsi, a pochi minuti dall’inizio di quello che si prospettava come un regolare allenamento, infatti, Stefano Pioli ha sorpreso tutti entrando sul terreno di gioco per dirigere la speciale sessione. Tra corse, esercitazioni tecniche e tiri in porta, senza tralasciare la tradizionale partitella per tutti i partecipanti al training con il mister rossonero è stata l’occasione per condividere un’esperienza fatta anche di abbracci, incoraggiamenti e foto ricordo da incorniciare.

«Rappresentare il Milan in queste occasioni mi rende ancora più orgoglioso», ha commentato l’allenatore rossonero. «Ho visto ragazzi entusiasti ma soprattutto attenti e vogliosi di far bene, rispettando consegne e ruoli. Quando hai l’opportunità di passare del tempo in questi contesti, capita di osservare chi ti sta intorno proprio per rafforzare determinate convinzioni: i sogni non possono essere transennati e con la passione si può superare qualsiasi ostacolo».

Apd Vharese onlus – si legge in una nota – è un’associazione polisportiva dilettantistica con sede a Varese che promuove la pratica sportiva come occasione di incontro e di socializzazione, ma anche di promozione di una diversa cultura sulla disabilità. I suoi atleti competono a livello regionale e nazionale non solo a calcio, ma anche basket, sci, nuoto, bocce, canottaggio e boxe. Insieme a Briantea84, da ormai tre stagioni Vharese rappresenta i colori rossoneri nella divisione della Figc nata come Quarta Categoria con l’obiettivo di contribuire a garantire l’accesso alla pratica sportiva agonistica alle persone con disabilità intellettivo-relazionali e patologie psichiatriche.

Anche questa attività – conclude una nota – si inserisce nell’ambito del più ampio Manifesto RespAct, attraverso cui il Club rossonero concretizza la propria visione e il proprio impegno nella condivisione e la diffusione dei valori positivi di equità sociale, uguaglianza e inclusività.

“Tutti in sella” a Torino: oltre 30 chilometri di pista ciclabile con il bike sharing accessibile di Fondazione Paideia


Tutti in sella

Oltre 30 chilometri di pista ciclabile: grazie al Bike Sharing Accessibile di Fondazione Paideia, tutti possono visitare Torino in bicicletta. Il progetto è rivolto a bambini con disabilità e le loro famiglie. A disposizione un parco di 15 biciclette accessibili, adattate alle diverse esigenze e specificità, a disposizione ogni sabato fino al 17 giugno.

Grazie a Fondazione Paideia da oggi il turismo a Torino è ancora più accessibile con il progetto “Tutti in sella!”, il servizio di bike sharing inclusivo e gratuito ideato e realizzato dall’ente torinese che, fin dalla sua fondazione, si impegna per offrire un aiuto concreto ai bambini con disabilità e alle loro famiglie.

Da sabato 25 marzo, presso il Centro Paideia di Via Moncalvo 1, riapre il parco di 15 biciclette accessibili, pensate per offrire alle famiglie, agli affidatari e ai caregiver di bambini e ragazzi disabili la possibilità di usufruire di mezzi a due ruote adattati alle diverse esigenze e specificità.

Le biciclette di Paideia sono a disposizione gratuitamente per turisti e cittadini e per chiunque vorrà divertirsi scoprendo la città, pedalando in collina, lungo fiume o per le vie del centro.

Le biciclette saranno a disposizione ogni sabato di apertura del Centro Paideia, dal 25 marzo al 17 giugno, dalle ore 9.30 alle 12.30, per poi riprendere a settembre con la programmazione autunnale. I volontari di Fondazione Paideia e gli istruttori di Paideia Sport saranno a disposizione per fornire consulenza e aiuto nell’identificare la bici più adatta ad ogni singolo bambino.

Sport e inclusione: domani sarà Baskin-day al Palabarbuto di Napoli


Baskin-day

Al Palabarbuto di Napoli domani è in programma una giornata di sport e inclusione. Il servizio di Elena Fiorani

Il baskin è uno sport di squadra, giocato insieme da persone con disabilità e non, e il termine è l’unione di “basket” e “inclusivo”. La giornata di domani si aprirà con un doppio appuntamento formativo per aiuto allenatore e allievo arbitro, mentre nel pomeriggio si terrà l’incontro tra Baskinsieme e RaggioSunBoys Baskin.
“Sarà un’occasione di coinvolgimento dei ragazzi e di educazione al rispetto delle differenze, attraverso un gioco nel quale le regole si adattano alle abilità di tutti”, commenta Emanuela Ferrante, assessora allo Sport del comune di Napoli, che patrocina l’iniziativa al fianco di Unicef Campania.

Arriva la Coppa Sport Per Tutti: il 25 marzo a Milano un calcio alla discriminazione di genere


Un calcio ai pregiudizi

A Milano arriva la Coppa Sport Per Tutti contro la discriminazione di genere. Il 25 marzo il quadrangolare di calcio fra tre squadre femminili e il primo team di atlete trans, parte del progetto ‘Te lo do io il Qatar’ in cui il calcio diventa strumento di inclusione sociale.

Open Milano Asd, con la collaborazione del Comitato di Milano di Uisp (Unione Italiana Sport Per tutti) e il patrocinio del Municipio 9 del Comune di Milano, lancia la prima ‘Coppa Sport Per Tuttз’.
Si tratta di un quadrangolare di calcio fra tre squadre femminili e la prima squadra di Milano di altetз transgender che si terrà sabato 25 marzo dalle 10 presso il Centro Sportivo Comasina – Sport Promotion di Via Salemi 19 a Milano. La Coppa è parte di un progetto più ampio chiamato ‘Te lo do io il Qatar’ dove il calcio sarà uno strumento per la promozione dello sport come mezzo per il miglioramento del benessere psicofisico di tuttз e come strumento di inclusione sociale. In particolare, il progetto è pensato da Open Milano per includere nel mondo dello sport le persone discriminate per il proprio genere (transgender, non-binary, genderfluid e tutte le persone che non si riconoscono nel sistema binario di assegnazione del genere alla nascita) e per il proprio orientamento sessuale.

Per la ‘Coppa Sport Per Tuttз’ in campo vedremo la squadra femminile di calcio del Municipio 9 di Milano, il team cinisellese di Ladysoccer, associazione sportiva che promuove e sviluppa il movimento del calcio femminile, la squadra di YouSport, associazione che lavora per ‘l’inclusione di chiunque sia fuori dal cerchio’ con particolare attenzione al tema della migrazione e una rappresentanza dell’ACET – Associazione per la cultura e l’etica transgenere, attiva sul territorio Lombardo.

Alle 12 si terrà un torneo a 20 squadre di calcio a 5 nella formula ‘open’ (senza limiti di genere ed età) con quattro gironi all’italiana e una fase finale ad eliminazione diretta. Nello spazio del Centro Sportivo Comasina sarà inoltre presente il Milano Check Point con un punto dedicato all’informazione e la prevenzione delle Ist (Infezioni Sessualmente Trasmissibili), dove sarà possibile eseguire i test rapidi per Hiv e sifilide, con la presenza di consulenti e figure mediche di supporto. Sarà, inoltre, presente il Cig – Arcigay Milano con un info-point rivolto alle persone Lgbtqia+ e alle loro esigenze.

Ecco l’impatto sociale dello sport di base: ogni euro investito produce circa due euro e mezzo di ritorno


Impatto sociale

Ogni euro investito nella promozione sportiva produce circa due euro e mezzo di ritorno economico-sociale. A rilevarlo è stato il progetto di ricerca “Riunisci”, promosso dagli enti di promozione sportiva Aics, Acsi, Csen e Libertas, con la collaborazione dell’Università degli Studi di Milano Bicocca e il finanziamento di Sport e salute

Il progetto di ricerca “Riunisci – Valutare l’impatto sociale dello sport di base”, promosso dagli enti di promozione sportiva Aics, Acsi, Csen e Libertas, consente di quantificare il ritorno economico e sociale degli investimenti fatti dagli enti di promozione sportiva nel nostro Paese. Condotto un sondaggio somministrato a 6.300 persone.

La ricerca ha permesso di indagare l’impatto sociale dello sport di base individuando i cambiamenti prodotti su persone e comunità, sia in relazione agli indicatori di benessere equo e solidale (Bes), sia in relazione agli obiettivi per lo sviluppo sostenibile (Sdg) individuati dall’Agenda 2030. Non solo: è riuscita a tradurre in euro i benefici prodotti, utilizzando come riferimento alcuni indicatori di valore in termini monetari, come il costo di una visita medica o un corso di formazione sulle abilità sociali, o ancora il costo medio della psicoterapia. Il tutto, condotto attraverso un sondaggio somministrato nei mesi scorsi a 6.300 persone tra uomini e donne che praticano sport, famiglie di ragazzi e ragazze adolescenti, allenatori e preparatori atletici.

«Per noi enti di promozione sportiva l’autovalutazione è molto importante: ci permette di certificare il contributo che, come enti, diamo alle politiche pubbliche del Paese, orienta il nostro operato facendo in modo che si possa dare risposta efficace ai bisogni emergenti, dà conto alle autorità pubbliche della nostra capacità», sottolinea il presidente dell’Aics, Bruno Molea. «Questa è la quarta ricerca in sei anni che l’Associazione italiana cultura sport dedica all’impatto sociale dello sport di base. Per la prima volta emerge forte come lo sport di base strutturato e promosso dagli enti di promozione sportiva rappresenti un valore sociale economicamente misurabile: impossibile non tenerne conto».

L’impatto generato è stato misurato sfruttando la piattaforma digitale di Open Impact e utilizzando la metodologia Sroi, che prevede appunto l’ottenimento di un indice dato dal rapporto tra l’impatto netto totale e l’investimento complessivo. L’indice Sroi identificato dal processo di valutazione è quindi pari a 2,42, dettagliandosi nella generazione di valore sociale pari a due milioni 316mila 237,82 euro a fronte di un investimento stimato sul costo sostenuto dagli enti per il periodo di progetto pari a 957.041 euro.

Ma quali sono i benefici prodotti? Di quei due milioni e 316mila euro prodotti, circa 400mila euro valgono un aumento della consapevolezza sull’uguaglianza di genere (valore calcolato in base alle risposte ottenute dal campione intervistato e al costo medio di un corso di educazione alla differenza di genere che avrebbe valso lo stesso miglioramento di consapevolezza); circa 130mila euro valgono il miglioramento della salute e l’adozione di uno stile di vita sano (calcolato in base al costo medio di una visita medica e all’importo speso nello stesso periodo per una dieta sana); circa un milione e 300mila euro per il miglioramento delle cosiddette soft skill, le competenze trasversali (in base al costo medio per la psicoterapia e per un corso sulle abilità sociali); oltre 350mila euro valgono un aumento della consapevolezza dei bisogni delle persone con disabilità e delle categorie a rischio emarginazione (valore espresso in base al costo di un corso di formazione sulle abilità interpersonali); infine, circa 125mila euro valgono l’aumento dello scambio interculturale (calcolato in base al costo di un corso di educazione interculturale). Insomma, per chi fa sport con gli enti di promozione sportiva, le competenze guadagnate e il miglioramento della propria vita in termini di salute e di socialità sono gratis.

I cambiamenti positivi prodotti nelle persone generano ovviamente anche impatti sulla comunità e, facendo riferimento all’Agenda 2030, gli obiettivi di sviluppo sostenibile a cui lo sport di base contribuisce sono certamente quelli di salute e benessere, uguaglianza di genere, riduzione delle disuguaglianze e costruzione di città sostenibili. Miglioramenti di vita di cui le persone che fanno sport sono ben consapevoli. La ricerca fa emergere come sette allenatori su 10 conoscano tecniche di sport integrato, come per il 66% di loro lo sport di base offra uguali possibilità di allenamento per persone normodotate e per persone con disabilità, e come per l’83% di loro lo sport migliora l’apprendimento di valori educativi. Dunque, non solo sport di base come strumento di benessere fisico ma anche soprattutto come leva di socialità: l’85% degli atleti e delle atlete partecipa ad eventi ricreativi connessi alle attività sportive, l’82% dichiara l’assenza di linguaggio discriminatorio, più di 8 su 10 dichiarano un miglioramento del benessere mentale, l’84% delle famiglie intervistate dichiara di passare maggior tempo di qualità coi propri figli grazie allo sport, e il 66% – sempre grazie allo sport – ha partecipato a iniziative a vantaggio del proprio quartiere di residenza.

Athletic Brighela, revocata la multa per lo striscione sui migranti morti in mare: “Ha vinto l’umanità”


1 a 0 per la solidarietà

Revocata la multa da 500 euro all’Athletic Brighela, la squadra di calcio bergamasca che aveva esposto in campo lo striscione di solidarietà verso i migranti morti in mare. Il giudice sportivo ha accolto il ricorso della società, che ha commentato: “Ha vinto l’umanità”.

E’ stata tolta la multa all’Athletic Brighela, la squadra di calcio dilettantistica bergamasca che aveva esposto in campo lo striscione di solidarietà sui migranti morti in mare. Il giudice sportivo ha accolto il ricorso della società contro la sanzione da 500 euro in merito all’ormai celebre striscione “Cimitero Mediterraneo: Basta morti in mare”. La Corte, come spiega la stessa società, ha accolto l’annullamento della sanzione e la richiesta di riduzione della squalifica al capitano Pietro Rota. Accoglimento quasi totale salvo per la sanzione di 50 euro, che è stata mantenuta e per la conferma dell’inibizione del Mister Luigi Cattaneo fino al 24 marzo. “Abbiamo quindi vinto, non del tutto, ma è un successo che vogliamo celebrare con tutte e tutti voi, ringraziando i/le compagni/e avvocati/e Pierluigi Vossi e Chiara Lupattelli che ci hanno assistito pro-bono nella predisposizione e nel deposito del ricorso” spiega la società.

“Abbiamo vinto per davvero. Abbiamo rilanciato la sfida e in tantissime/i state già sostenendo il crowdfunding a sostegno di ResQ – People saving people e Mediterranea Saving Humans. Ora aspettiamo, nei prossimi 10 giorni, il deposito delle motivazioni della Corte ma, di certo, ha vinto la Ragione. Hanno vinto l’Umanità e la Solidarietà. Ora continuiamo così. Continueremo a fare quello che abbiamo sempre fatto. Lotteremo contro l’indifferenza, faremo emergere le contraddizioni laddove riterremo fondamentale interrogarci come cittadine e cittadini”.

Calcio femminile, le 12 squadre del campionato statunitense arrivano su Fifa 23


Finalmente protagoniste

Ora è possibile giocare a Fifa 23 anche con le 12 squadre del campionato di calcio femminile statunitense. “E’ un momento storico per le nostre giocatrici e per i nostri tifosi”, commenta la responsabile delle calciatrici americana.

Electronic Arts, publisher di FIFA 23, ha annunciato nuove partnership con la National Women’s Soccer League (NWSL), il massimo campionato professionistico femminile degli Stati Uniti, e con la National Women’s Soccer League Players Association (NWSLPA). “L’integrazione della NWSL in EA Sports FIFA 23 è una pietra miliare per la lega, per le giocatrici e per i milioni di appassionati di calcio in tutto il mondo, mentre continuiamo a spingere i confini del gioco femminile”, ha dichiarato Jessica Berman, commissario della NWSL. “Le atlete che chiamano la NWSL casa sono alcune delle migliori al mondo e siamo entusiasti dell’opportunità di mostrare ulteriormente il loro talento attraverso questa esperienza di gioco unica. Non vediamo l’ora che i fan inizino a giocare e non vediamo l’ora di continuare questa celebrazione delle giocatrici e della lega quando daremo il via alla nostra undicesima stagione il 25 marzo”.

La stagione 2023 della NWSL prenderà il via sabato 25 marzo, con il weekend di apertura dell’undicesima edizione del campionato che vedrà in azione tutte le 12 squadre. A partire dal 15 marzo su tutte le piattaforme, le 12 squadre della NWSL saranno presenti nelle modalità Calcio d’inizio, Torneo, Stagione testa a testa/Stagione co-op e Amichevoli online. In FIFA 23 saranno disponibili anche quattro stadi NWSL, oltre a kit autentici, stelle, trofei e celebrazioni. Meghann Burke, direttore esecutivo della NWSLPA, ha dichiarato: “I giocatori sono il cuore pulsante di ogni esperienza dei tifosi, alimentando l’entusiasmo collettivo attraverso la loro passione, dedizione e perseveranza. Oggi è un giorno storico sia per le nostre giocatrici che per i nostri tifosi. È un momento entusiasmante per il calcio femminile e non vediamo l’ora di collaborare con EA SPORTS per promuovere questo sport e creare nuove opportunità per i fan di tutto il mondo di confrontarsi con queste giocatrici di incredibile talento”.

Sport per tutti: martedì 21 marzo la presentazione dei dati della ricerca “Riunisci”


Sport per tutti

Qual è il ritorno sociale degli investimenti che la promozione sportiva fa in Italia? Lo ha indagato la ricerca Riunisci, promossa dagli enti AiCS, Acsi, Csen e Libertas con il finanziamento di Sport e Salute e la collaborazione tecnica dell’Università degli studi di Milano – Bicocca. I dati saranno presentati il 21 marzo nella sala stampa dello stadio Olimpico di Roma.