Pochi indizi di umanità: basta bambini

di Ivano Maiorella

530 palestinesi morti in due settimane, 100 dei quali erano bambini. L’attualità di oggi non ci ha risparmiato la storia di una famiglia di nove persone, di cui sette bambini, tutti morti in un raid vicino a Rafah e quella di un’altra famiglia di otto persone, di cui quattro bambini, falciata a Gaza City.
Sempre oggi, un treno con 80 corpicini è partito da Torez, nell’est dell’Ucraina, con ciò che è rimasto delle 298 vittime del volo della Malaysia Airlines abbattuto giovedi’ scorso.
Accuse incrociate, le superpotenze si scagliano invettive, questi due percorsi di guerra sono più ravvicinati di quello che potrebbe sembrare sulle mappe.
I fiori su lamiere, detriti, zaini colorati e peluche portati dagli abitanti della vicina cittadina di Torez sono gli unici indizi di umanità. Troppi ordigni potentissimi armano le mani dei professionisti del sangue, filorussi, ribelli, miliziani.

Altra carneficina, quella in MO. Colpisce il fallimento della politica, della diplomazia e delle organizzazioni sovranazionali. La cronaca di queste ore non lascia speranza. E colpisce un’altra cosa: da parte palestinese 530 morti, da quella israeliana 20. Colpisce la “macabra sproporzione”, la definizione è di Ascanio Celestini su comune.info. Non è una guerra tra due eserciti, è una carneficina senza sosta.
Basta guerre, basta bambini. Oggi è salita forte la voce di Unicef e Save the Children, per “la tutela della salute di tutti i bambini senza distinzioni sociali e religiose – scrive Unicef -, vive con sdegno e impotenza le tragedie di tutto il Medio Oriente, Gaza, Israele, Siria, dell’Ucraina e ovunque ci siano conflitti”. “I bambini, piuttosto che i combattenti, stanno pagando il prezzo più alto del conflitto in corso – grida Save the Children –  Una vittima su 5 è un bambino”.
Da tutte le parti sale lo sdegno per l’attuale immobilismo della politica nazionale e internazionale di fronte a simili massacri. Il Consiglio Onu per i diritti umani si riunira’ mercoledi’ prossimo in sessione straordinaria. La responsabilità e il sangue che macchiano per sempre le mani, se ne ricorderanno?