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Nessuno escluso

di Redazione GRS


nessunoescluso-emergencyÈ il titolo della campagna lanciata da Emergency per celebrare i dieci anni di attività del Programma Italia. Come ci spiega Michele Iacoviello, coordinatore Ambulatori mobili della ong. (sonoro)

Acrobazie riconosciute

di Redazione GRS


parkourIn Inghilterra il parkour è diventato uno sport a tutti gli effetti, guadagnando il diritto a una parte dei fondi per lo sport ricavati dalle lotterie e ad altri finanziamenti pubblici. Ora questa tipologia di skate urbano potrà essere promossa e praticata anche nelle scuole di tutto il Paese.

 

“La bellezza del parkour è che si può fare dovunque, a qualunque età”, commenta Sebastian Foucan, presidente di Parkour Uk, l’associazione che lo rappresenta in questo paese. “E’ molto di più che saltare di qua e di là, è una salutare celebrazione della vita, fatta in modo giocoso e rispettoso dell’ambiente”. Ma non è sempre così, obiettano i critici di questa attività, secondo i quali il parkour incoraggia a rischiare e mette in pericolo i suoi praticanti. La Cambridge University è particolarmente critica del Parkour, che ha molti seguaci nella cittadina universitaria, forse per la presenza di numerosi edifici storici che si prestano a evoluzioni e sfide fisiche. L’università lo definisce una “violazione del suolo pubblico” e una minaccia alla salute di praticanti e altre persone.

Humans

di Redazione GRS


15941433_1168851626563122_6466447803839874599_nSi apre oggi nello spazio del Social bar del teatro Quirinetta di Roma la mostra del fotografo Matteo Casilli. Il progetto ritrae i volti dei migranti richiedenti asilo sbarcati a Crotone assistiti dalla ong Intersos.

Umanità al gelo

di Redazione GRS


Migranti_binari_afp adnkronosNelle isole greche e lungo le frontiere dei Balcani, migliaia di migranti e rifugiati sono bloccati al freddo, sotto la neve o la pioggia, senza i ripari adeguati. Secondo Medici Senza frontiere, “le sofferenze patite da queste persone non sono dovute al fenomeno atmosferico in sé, ma sono una conseguenza delle politiche europee”.

 

L’Alto commissariato Onu per i rifugiati (Unhcr) ha lanciato un appello ai governi affinchè le oltre 15 mila persone ospitate nelle numerose isole dell”arcipelago greco – più esposte ai rigori dell’inverno – siano trasferite sulla terra ferma o in altri centri nel resto d’Europa.
In Serbia più di 7.500 persone sono bloccate in campi sovraffollati e insediamenti informali. Il paese ha stretto un accordo con l’Unione Europea per ospitare fino a 6.000 persone, di cui solo 3.140 vivono in strutture adatte alle condizioni invernali. A Belgrado, circa 2.000 giovani, provenienti soprattutto da Afghanistan, Pakistan, Iraq e Siria, dormono in edifici abbandonati nel centro della città, mentre le temperature precipitano fino a meno 20. Negli ultimi mesi, le autorità serbe hanno drasticamente limitato la possibilità di fornire assistenza umanitaria a queste persone, accettando solo semplici distribuzioni di cibo e coperte da parte di volontari.

 

(Foto: Adnkronos)

Non ti vedo ma ti sento

di Redazione GRS


iphone-6-458159_960_720Compie dieci anni l’iPhone che ha cambiato la vita anche di chi non vede. Il servizio di Anna Ventrella.

 

Quando l’iPhone è nato, esattamente 10 anni fa, “a noi ciechi non ha dato niente: non c’era il lettore di schermo. Ci sono voluti altri 2 anni perché arrivasse l’iPhone 3gs, finalmente accessibile, a cambiarci la vita”, queste le parole di Alessio Lenzi, consigliere dell’Uici di Torino, responsabile per l’informatica e le nuove tecnologie. Infatti da quel giorno la vita di molte persone non vedenti è cambiata in positivo avendo, in un unico apparecchio, il necessario che gli permetteva al tempo stesso di leggere qualsiasi testo, di gestire elettrodomestici, allarmi e luci in casa, di orientarsi con un navigatore satellitare, o accedere ai social network anche senza computer. Ma, soprattutto, l’ iPhone ha significato una parificazione agli altri, perché oggi , chi non vede, non ha più bisogna di comprare un oggetto speciale da far adattare, ma basta attivare il sintetizzatore vocale, presente ormai su tutti gli iPhone e su molti smartphone.

Chi semina racconta

di Redazione GRS


aranciA Palermo il progetto ha coinvolto in due anni dieci giovani donne a rischio marginalità, 120 minori ospiti di comunità alloggio, persone con disabilità e autori di reato inseriti in percorsi di legalità. L’intenzione è ora organizzarsi in un’associazione per permettere di proseguire nel settore dell’agricoltura bio-sostenibile.

Fare presto

di Redazione GRS


broken-windows-1531759_960_720Le associazioni continuano a chiedere al governo l’introduzione del Rei, il reddito di inclusione per le famiglie più indigenti. Ascoltiamo Nicoletta Teodosi, presidente del Cilap, Collegamento italiano di lotta alla povertà. (sonoro)

Uniti alla meta

di Redazione GRS


rugby-1210835_960_720La Federazione Rugby del Piemonte ha lanciato una nuova proposta mirata alla promozione dello sport della palla ovale verso nuovi tesserati. Obiettivo: incrementare e migliorare la qualità della partecipazione alle attività di base con momenti di competizione rivolti ai soli debuttanti che coinvolga anche tecnici di club, genitori e giocatori under 14.

 

Il principio fondamentale con cui verranno organizzate queste giornate è quello di creare una competizione che sia rivolta a giocatori con un livello esperienziale omogeneo e che si avvalga di norme regolamentari che favoriscano l’integrazione nel mondo del rugby dei nuovi adepti in fase di fidelizzazione. Questa occasione dovrà essere inoltre, un momento di festa per le famiglie in cui si sentano accolte e si concretizzino i valori così cari all rugby.

Note liete

di Redazione GRS


special_festivalAl via il 13 gennaio la prima edizione dello “Special Festival 2017 Città della Spezia” organizzato da Anfass Onlus. Sul palco della kermesse canora saliranno sette Big della musica italiana che si esibiranno insieme a cantanti con disabilità intellettiva.

Tutti uguali

di Redazione GRS


bambini-africaniÈ il nome della campagna per donare protesi ai bambini con disabilità del Camerun. Nel Paese africano, il 23% dei minori tra i 2 e i 9 anni ha almeno una difficoltà motoria o psichica, spesso dovuta a malattie come malaria, lebbra, morbillo e aggravata dalla malnutrizione.