Attacco inquietante e strumentale


Medici senza frontiere risponde al sequestro della nave Aquarius impegnata in una missione umanitaria nel Mediterraneo. Il servizio di Fabio Piccolino. (sonoro)

“Una misura sproporzionata e strumentale, tesa a criminalizzare per l’ennesima volta l’azione medico-umanitaria in mare”. E’ la reazione di Medici Senza Frontiere dopo il sequestro della nave Acquarius a causa di presunte irregolarità nello smaltimento dei rifiuti a bordo. Accuse che la ong rispedisce al mittente, sottolineando come tutte le operazioni hanno sempre seguito procedure standard, che le autorità non hanno fino ad oggi mai contestato. Secondo il direttore generale di Medici Senza Frontiere Italia Gabriele Eminente, “l’unico crimine è lo smantellamento totale del sistema di ricerca e soccorso, con persone che continuano a partire senza più navi umanitarie a salvare le loro vite”.
Anche Arci ha espresso la propria solidarietà, parlando di azione giudiziaria strumentale utilizzata per fare propaganda.