Cimitero Mediterraneo


migranti-nave_copyAlmeno 239 persone risultano disperse dopo il naufragio di due barconi al largo delle coste libiche. Numeri che dimostrano – denuncia l’Arci – come muri e barriere non servono a fermare i flussi delle persone che scappano da guerre e violenze. La conseguenza è che i trafficanti cercano nuove rotte, e questo rende i viaggi sempre più costosi e pericolosi.

 

La notizia del naufragio è stata confermata da due sopravvissuti che ora si trovano a Lampedusa. I migranti erano partiti alle tre di notte di mercoledì dalla Libia, dopo aver passato quasi due mesi in un dormitorio in attesa di essere portati sulla costa. Secondo l’Organizzazione internazionale per le migrazioni (Oim), rispetto al 2015 il numero delle traversate nel Mediterraneo è diminuito, ma quello delle vittime è in aumento. Fino al 23 ottobre sono state registrate oltre 3.700 morti in mare.