Con l’acqua alla gola


L’Italia in emergenza idrica. Le associazioni puntano il dito contro la disastrosa rete idrica e a scarsa manutenzione. Il servizio è di Giordano Sottosanti (sonoro)

 

Non si arresta l’emergenza idrica che sta colpendo l’intera Penisola. Già dieci Regioni hanno chiesto lo stato di calamità e interventi straordinari al Ministero delle Politiche Agricole. Secondo il Coldiretti si calcolano già oltre 2 miliardi di euro danni. Intanto non si placano le polemiche sulla gestione della rete idrica italiana. In queste ore, la situazione più critica sembra registrarsi a Roma, dove dal 28 luglio un milione e mezzo di cittadini rischia di trovare i rubinetti completamente asciutti. Entrerà infatti in vigore la delibera regionale che sospende il prelievo delle acque dal lago di Bracciano. Rischio necessario per il Presidente Zingaretti per fare fronte alla siccità. Di tutt’altro avviso il Codacons, che passa all’attacco denunciando la Regione Lazio e il suo Presidente. Intanto, Legambiente chiede l’ammodernamento degli acquedotti e regolamenti edilizi orientati al risparmio idrico. Effettivamente il nostro Paese sembra aver perso la lungimiranza di programmare e razionalizzare i consumi: il 60% delle infrastrutture ha più di 30 anni, non esiste un modello unico di gestione e 139 litri al giorno di acqua a persona finisco per essere sprecati.