Gioco anch’io


calcio234Si conclude domani a Ferrara con una partita di calcio amichevole il laboratorio che ha coinvolto studenti stranieri ed italiani, docenti, educatori ed allenatori. Il progetto ha promosso iniziative sportive tese a costruire spazi di condivisione e di cooperazione tra minori, favorendo l’apprendimento della nostra lingua.
“Gioco anch’io” si concluderà giovedì 19 maggio, nella sede del Campo “Frutteti” in via del Salice 15 alle 17, con una partita amichevole che vedrà in campo i ragazzi e le ragazze della scuola Tasso e gli Juniores della Spal 2013 della classe 2000-2001. Il 31 marzo 2016 ha preso avvio il progetto “Gioco anch’io”, un’esperienza formativa elaborata dall’Università di Venezia “Ca’Foscari” e condotta dal prof. Fabio Caon e dai formatori del Dipartimento di Studi Linguistici e Culturali Comparati. Un’esperienza già realizzata in altre realtà scolastiche italiane ed estere e in questo anno scolastico proposta, in via sperimentale, anche alla scuola secondaria di primo grado T. Tasso di Ferrara. Il progetto è stato promosso dall’Associazione nazionale oltre le frontiere – ANOLF (sezione di Ferrara), patrocinato dal Comune di Ferrara, dalla Uisp (Unione italiana sport per tutti) e dalla Squadra calcistica “SPAL2013”, in collaborazione con l’Istituto comprensivo C. Govoni e l’Ufficio sport del Comune di Ferrara. Per l’intera sua realizzazione, si è avvalso del supporto organizzativo e logistico dell’Ufficio alunni stranieri dell’Istituzione Servizi Educativi, Scolastici e per le Famiglie del Comune di Ferrara. Si tratta di un progetto che si rivolge a studenti stranieri ed italiani, a docenti di educazione motoria, di area linguistica e logico-matematica e ad educatori ed allenatori sportivi con l’obiettivo di: promuovere iniziative a carattere sportivo-educativo che permettano di costruire nuovi spazi di condivisione e di cooperazione tra minori italiani e non italiani; favorire l’apprendimento significativo della lingua italiana per studenti migranti attraverso contesti facilitanti; favorire il successo scolastico di tutti gli studenti (italiani e stranieri); promuovere l’educazione interculturale; favorire l’accesso degli studenti stranieri neoarrivati a strutture territoriali (quali società sportive ad esempio) per facilitare la conoscenza del territorio e l’inclusione sociale; promuovere metodologie didattiche che valorizzino le differenze sia per gli studenti sia per i docenti in formazione.