La musica che unisce


Desert Session, il collettivo musicale nato tra la Puglia e i Saharawi sta lavorando a un disco per raccontare l’integrazione dei popoli. Il servizio di Clara Capponi.

 

La musica come mezzo di scambio culturale, che libera dai pregiudizi e racconta una storia di cooperazione partecipata che da 6 anni mette inseime la Puglia con il popolo del deserto algerino del Saharawi. C’è tutto questo in Displays, l’album del collettivo musicale “Desert session” nato dalla collaborazione tra musicisti europei e Saharawi che si sono incontrati nell’ambito dei progetti di accoglienza dall’associazione di Capo di Leuca Tregiriditè. L’obiettivo del progetto in cui è coinvolta anche l’associazione culturale Zig è raccontare le emozioni vissute in questi anni nelle residenze e nelle missioni che musicisti, volontari hanno condiviso. Il collettivo ha inoltre avviato una campagna di crowdfunding su Musicraiser.com per continuare a sostenere i progetti rivolti alla disabilità e all’infanzia nei campi profughi.