Lotta al caporalato


A Foggia la piattaforma contro lo sfruttamento in agricoltura. Il progetto nasce da una decina di associazioni attive in Capitanata. Il servizio di Giuseppe Manzo. (sonoro)

Contrastare efficacemente il sistema di sfruttamento sul quale si regge l’intera filiera del lavoro agricolo dalla semina alla raccolta grazie ad un’alleanza tra istituzioni e associazioni per raggiungere una effettiva inclusione sociale, abitativa e lavorativa. E’ questa la proposta della Rete delle associazioni operanti nella provincia di Foggia, composta dalle realtà che operano stabilmente sul territorio della Capitanata tra cui Anolf Puglia, A.S.G.I., Caritas FLAI-CGIL e INTERSOS, e che fornisce supporto ai lavoratori e lavoratrici stranieri ivi residenti stabilmente o per periodi di tempo rilevanti negli insediamenti informali. Con il documento “Rompiamo la catena dello sfruttamento lavorativo, liberiamo i diritti” le associazioni hanno provveduto a stendere una piattaforma di lavoro comune indicando prassi e metodologie per superare la “politica dei ghetti”. La piattaforma costituisce una necessaria iniziativa volta a fare emergere la voce dei migranti, prima che delle associazioni ad essa aderenti, troppe volte inascoltata da parte delle istituzioni nella gestione del fenomeno ed a strutturare percorsi di integrazione sociale