Ma che colpa abbiamo noi?


donnaMa che colpa abbiamo noi? La domanda nasce spontanea in un’Italia dove le violenze sulle donne e la disparità di genere pesano come macigni. Il servizio di Anna Ventrella.

 

Si nasce donne e, spesso, l’evoluzione della vita, ci fa diventare altro, lontano  dalle nostre aspettative più rosee. Tenere insieme, saper conciliare lavori, affetti, avere figli,  rispondere ai bisogni,  la nonna da accudire, la recita scolastica sempre di pomeriggio, la riunione in ufficio, le pratiche da finire, il fascicolo da studiare, la lavatrice da far andare, i compiti da correggere. Con due mani e una sola testa. È sempre una sfida, spesso solitaria, delle donne: stanche, stanchissime, stritolate dalla dittatura dell’orologio e dalle scelte obbligate.  Anche un po’ arrabbiate per colpa della crudeltà di quei numeri che segnano inesorabilmente la disparità tra uomini e donne. Una sola cifra,  dall’Istat: il 77,7% del tempo che in Italia viene dedicato alla famiglia, è tempo delle donne, mentre nel volontariato, sopra i 14 anni, le donne rappresentano il 45%, percentuale che si riduce molto nei ruoli dirigenziali. Nel non profit, infatti,  solo una donna su quattro è ai vertici. E non per colpa nostra.