Musica oltre le sbarre


Arriva in dodici carceri italiane il progetto “Co2 controllare l’odio” promosso dall’ex chitarrista della Pfm. Il servizio è di Clara Capponi. (sonoro)

Per la prima volta la musica di tutti i generi e stili entra nelle carceri italiane per aiutare il recupero dei detenuti attraverso un ascolto emotivo consapevole. L’idea è dell’ex chitarrista della Pfm Franco Mussida, che con il suo progetto C02 controllare l’odio, ha messo in piedi in 12 carceri italiane delle audioteche speciali, spazi attrezzati per un ascolto guidato di un archivio con oltre 1500 brani strumentali suddiviso per stati d’animo. Il progetto coinvolge coordinatori, musicisti e tecnici e un comitato scientifico che collabora con l’università di Pavia ed è patrocinato dal ministero della Giustizia. Prossimamente farà tappa a Rebibbia e poi nelle carceri di Napoli, Genova, e Torin.