No, grazie


afp5948829_articoloDura la reazione di alcune associazioni al decreto sull’immigrazione proposto dal ministro Minniti. Il servizio di Giovanna Carnevale.

 

Una figura di operatore sociale considerato al pari di un pubblico ufficiale e l’ampliamento della rete dei centri di permanenza per i rimpatri (ovvero gli ex Cie). Questi tra i punti più contestati del decreto Minniti, emanato nelle scorse settimane e che ora il Senato si appresta a votare. Le politiche dell’immigrazione del Governo Gentiloni sono contestate da una larga fetta del mondo associativo tra cui Legacoopsociali, che in una nota ha ricordato come la funzione della cooperazione sociale sia il supporto ai processi di accoglienza e integrazione: ben diversa, quindi, da quella svolta da un pubblico ufficiale. Non solo: sottoscrivendo la Carta per la buona accoglienza la lega di cooperative sociali ha affermato il suo impegno a favore delle persone migranti attraverso un rafforzamento del sistema Sprar, che favorisce il percorso di integrazione e si basa su una procedura rigorosa dei progetti presentati.