Più poveri se soli


I dati dei centri ascolto della Caritas di Roma. Il servizio è di Giuseppe Manzo.

Sono 21.149 le persone incontrate in un anno dalla Caritas di Roma, di cui poco più di 15 mila si sono rivolti ai centri di ascolto diocesani, mentre i restanti 6 mila a centri attivi presso le parrocchie. “Anche se siamo portati a credere che le esigenze materiali siano più urgenti del resto, le persone raccontano qualcosa di diverso su di sé: ci invitano a considerare la profonda solitudine relazionale che si trovano a fronteggiare, molto spesso senza più energie residuali da mettere in campo”, si legge in “La povertà a Roma. Un punto di vista”, il Rapporto 2018 della Caritas di Roma. A parte il cibo, in cima alla lista dei bisogni per il 61,4% degli utenti, al secondo posto c’è l’ascolto, richiesto dal 46,4%. Simili le richieste nei centri di ascolto parrocchiali dove 8 utenti su 10 indicano il reddito inadeguato come problematica principale e al secondo posto la solitudine(13,6%). Altre problematiche sono la precarietà abitativa, l’isolamento, la gestione economica inadeguata, la fragilità psicologica, le malattie fisiche, la bassa scolarità, la conflittualità familiare, le malattie psichiatriche, la disinformazione e il disorientamento rispetto ai diritti esigibili, la disabilità.