Si riparte


Domingo e Roberto, ospiti dell’asilo notturno Arcobaleno di Rovigo che offre riparo a persone rimaste senza casa e in attesa di trovare un impiego, hanno fatto ripartire un progetto altrimenti destinato a chiudere. Grazie a loro la ciclofficina La Formichina sarà aperta tutti i giorni. Nata nel 2011 era rimasta senza operatori.

L’iniziativa aveva preso il via grazie al supporto di Csv di Rovigo e della Fiab, ma recentemente l’esperienza era stata bloccata. “Il ragazzo che avevamo inserito, originario del Burkina Faso, è tornato nel suo paese – spiega Donata Tamburin, presidente dell’associazione -. Perciò, con i due volontari che lo hanno affiancato in questi anni, avevamo deciso di smantellare tutto e svuotare il negozio che ospitava la ciclofficina”. Lo spazio di via Cavallotti 30 sembrava aver chiuso le saracinesche per sempre, fino a quando due ospiti dell’Asilo Arcobaleno, un’associazione che offre riparo a persone rimaste senza casa e in attesa di trovare un impiego, hanno deciso di mettersi in gioco e farlo ripartire. “Nel mio paese avevo un’azienda di costruzioni, che ho dovuto chiudere – racconta Domingo Gatti, 52enne venezuelano e gestore della nuova ciclofficina -. Quindi sono venuto in Italia, a Bari, città di origine della mia famiglia, per poi trovare lavoro in prova qui a Rovigo per un breve periodo”. Finita quell’esperienza lavorativa, Domingo si è ritrovato senza una casa, lontano dalla sua famiglia rimasta in Venezuela e che spera, con questa nuova opportunità lavorativa, di far venire in Italia. Arcisolidarietà lo supporterà in questa impresa pagando nel primo periodo le utenze dello spazio, mentre lui gestirà l’attività.