Sos Brasile


La costruzione della terza diga più grande al mondo è ripartita e 24mila persone verranno presto cacciate dalle proprie terre. Il commento di Cristiano Colombi presidente dell’associazione Solidarietà con l’America latina “come associazione siamo preoccupatissimi soprattutto perché la decisione del Presidente del Brasile va contro lo stop che è stato dato dal giudice a settembre dello scorso anno. Se questo è il prezzo che la popolazione brasiliana, soprattutto i popoli indigeni, devono pagare perché il Brasile vada avanti come grande potenza del mondo, credo che sia un prezzo troppo alto”.