I giovani della StrAntirazzismo per i diritti e i valori dello sport

di Redazione GRS

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Migliaia di studenti delle scuole di Roma e provincia fianco a fianco con i podisti della Corsa di Miguel: domenica 20 gennaio ore 10.45 dal Ponte della Musica partirà la non competitiva di 3 km. – arrivo allo stadio Olimpico

Roma, 18 gennaio. La festa corre e cammina sulla strada della V edizione della StrAntirazzismo, non competitiva di 3 km che si svolgerà a Roma domenica 20 gennaio, parallelamente alla Corsa di Miguel. La partenza è fissata alle 10.45 al Ponte della Musica e l’appuntamento riguarda i giovani delle scuole di Roma e provincia e tutti coloro che vorranno unirsi in nome dei diritti e dei valori dello sport.

Musica e danze prima dello start, con l’orchestra Musa Etnica e i Mami Wata, percussionisti dell’Africa occidentale. L’organizzazione della corsa aperta a tutti è garantita dal Club Atletico Centrale con l’aiuto dell’Uisp Roma e la manifestazione è dedicata a Samia Yusuf Omar, l’atleta olimpica somala morta su una carretta del mare nel 2014, tentando di arrivare in Italia.

Il percorso si snoderà dal Ponte della Musica sino al parco del Foro Italico e arrivo all’interno dello Stadio Olimpico. Sono già duemila gli iscritti, i gruppi più numerosi con oltre 100 iscritti arriveranno dai Licei Tacito e Talete, dalle scuole medie Ovidio e Falcone Borsellino e da Castelnuovo di Porto, comune a 35 km dalla Capitale, che vedrà alla partenza anche il sindaco Riccardo Travaglini e con lui i giovani del Cara, il Centro di Accoglienza per Richiedenti Asilo. Anche i giornalisti e i cittadini della rete NoBavaglio parteciperanno alla corsa.
Alla StraAntirazzismo ci si potrà iscrivere sabato al Villaggio di Miguel allestito da Cisalfa EUR e domenica mattina allo Stadio dei Marmi e al Ponte della Musica, fino a pochi minuti prima della partenza.
La storia della Corsa di Miguel parte il 9 gennaio del 2000, una data tutt’altro che casuale: proprio il 9 gennaio del 1978 Miguel Sanchez, podista e poeta argentino, venne rapito da un commando paramilitare, diventando uno dei quasi 30.000 desaparecidos vittime della dittatura.