Paralimpiadi, bilancio in rosso: 10 Paesi a rischio partecipazione

di Giovanna Carnevale

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paralimpiadiChiusura degli impianti, tagli ai servizi per gli atleti, ai mezzi di trasporto, agli spazi riservati ai giornalisti: le Paralimpiadi prenderanno il via il 7 settembre, ma il Comitato organizzatore ha già annunciato una serie di risparmi sull’evento: “mai prima d’ora, nei cinquantasei anni di storia dei giochi Paralimpici ci siamo trovati di fronte a una situazione così difficile”, ha detto il presidente Philip Craven.

 

Decine di Paesi rischiano di non riuscire a coprire il costo della trasferta a Rio per i loro atleti a causa del mancato invio di contributi alle spese di partecipazione da parte del Comitato delle Paralimpiadi a quelli nazionali.

 

Sicuramente uno dei principali motivi della carenza di fondi è il bassissimo numero di biglietti venduti finora: poco più di 290 mila su oltre tre milioni, una cifra decisamente inferiore di quella di Londra 2012.

 

Ma a influire è anche la guerra giudiziaria in corso da settimane in Brasile, dove il Tribunale ha stabilito il divieto assoluto di aiuti statali al Comitato organizzatore dei Giochi fintanto che esso non renderà noti i suoi bilanci.  Richiesta che il Comitato, sottolineando la sua natura privata e pertanto non soggetta alle regole di trasparenza del settore pubblico, ha rispedito al mittente, esponendosi però così al rischio di dover versare la salata multa prevista dalla sentenza: 100mila real al giorno (quasi 30 mila euro).

 

Il sindaco di Rio de Janiero si è detto disponibile a offrire un contributo tra i 30 e i 45 milioni di euro. Intanto, però, i tagli sono inevitabili: le gare di scherma in carrozzina verranno disputate nella Carioca Arena 3, dentro il Parco Olimpico di Barra, per consentire la chiusura totale dell’Arena nel Deodoro Park, dove erano inizialmente previste. Sono inoltre stati decisi tagli ai mezzi di trasporto, alla ristorazione, con una revisione degli spazi in tutte le sedi e la chiusura di un certo numero di centri allestiti per la stampa presso gli impianti di gara.  “Stiamo lavorando disperatamente”, ha detto presidente del Comitato delle Paralimpiadi, “per proteggere i servizi destinati agli atleti, in particolare quelli all’interno dei campi di gioco: hanno dedicato la loro vita al raggiungimento di questi Giochi e faremo del nostro meglio per cercare di mantenere i livelli di servizio che ci si aspetta da un Paralimpiade”.

 

“Speriamo in una campagna promozionale che coinvolga il pubblico brasiliano, ma certo a questo punto per noi è difficile aspettarsi gli impianti pieni che abbiamo visto a Pechino o Londra e che ci aspettiamo di vedere a Tokyo fra 4 anni”.

 

(Fonte: Redattore Sociale)