Terremoto nel Centro Italia, le iniziative di solidarietà alla popolazione

di Redazione GRS

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14021589_1405063592842483_1269805750367072287_nDopo le violente scosse che hanno colpito la provincia di Rieti e di Perugia nella notte arrivano le prime iniziative di solidarietà per i terremotati.

L’ultimo bilancio è di 247 vittime accertate.

 

Le iniziative di solidarietà

La Presidenza della Cei ha disposto uno stanziamento immediato di un milione di euro dai fondi 8xmille e indetto una colletta nazionale di solidarietà per domenica 18 settembre.

 

Intanto dalla Caritas di Rieti è partito un primo pacchetto di aiuti (coperte, viveri e beni di prima necessità) per le zone colpite, mentre la Caritas diocesana sta organizzando ulteriori forme di sostegno alla popolazione.

 

Attivati i centri di emergenza della Croce Rossa italiana, che ha aperto anche il servizio donazioni. Inviata una squadra di volontari per il supporto psicologico agli abitanti di Amatrice.

 

Il tweet di Modavi Protezione civile informa che l’associazione ha dato la “propria disponibilità al Dipartimento nazionale per essere attivato con almeno quaranta volontari per intervenire nelle zone colpite dal sisma”.

 

Dall’Emilia Romagna è partita in mattinata una colonna di venti camion con a bordo un centinaio di volontari e tecnici dell’Agenzia regionale della Protezione civile della Regione per raggiungere il coordinamento di Rieti. Trasportano tende capaci di ospitare 250 persone, cucine da campo, una tensostruttura e altri servizi per la prima emergenza.

La provincia di Modena ha aperto un conto corrente per raccogliere fondi.

 

Anche dalla Toscana è partita una colonna mobile della Protezione civile regionale per portare soccorso. Allestirà un campo capace di accogliere 250 persone.

 

Auser nazionale ha avviato una raccolta fondi. L’associazione  esprime “solidarietà, sostegno e cordoglio alle comunità del Centro Italia colpite dal violento terremoto” e “impegna tutte le proprie strutture locali e limitrofe a mettersi a disposizione della protezione civile per collaborare nelle attività  di primo intervento e soccorso”. “L’Auser Nazionale”, ha detto il presidente Enzo Costa, “chiede a tutte le sue strutture di avviare con sollecitudine, una raccolta fondi da destinare alle famiglie più colpite dal sisma”. Il conto corrente bancario  intestato ad Auser presso Banca Etica Scarl, su cui versare le somme raccolte è: IBAN IT 89 L 05018 03200 000000105900. Causale da inserire: “raccolta fondi terremoto 2016 Centro Italia”.

 

Una sottoscrizione a favore della popolazione terremotata è stata avviata anche dalla Federazione delle chiese evangeliche in Italia. È possibile utilizzare i seguenti conti correnti specificando nella causale “Terremoto Centro Italia”: Unicredit – IBAN: IT26X0200805203000104203419 BIC: UNCRITM1704 – Conto corrente postale FCEI n° 38016002 – intestato a: Federazione delle chiese evangeliche in Italia.

 

Save the Children si è immediatamente attivata per verificare le necessità della popolazione e definire gli interventi di aiuto ai bambini. “Pensiamo di allestire entro domani un primo Spazio a Misura di Bambino ad Amatrice”, ha detto Valerio Neri, Direttore Generale di Save the Children Italia. “Il nostro obiettivo è quello di creare uno spazio sicuro dove bambini e ragazzi, con educatori appositamente formati, possano sentirsi protetti e ricevere supporto fin dai momenti immediatamente successivi a questo tragico evento. Attraverso lo svolgimento di attività socio-educative di routine, infatti, i bambini possono essere aiutati a recuperare al più presto un senso di normalità che hanno perso in seguito all’evento sismico e ad elaborare il trauma subito. Stiamo facendo tutto il possibile per raggiungere al più presto le zone colpite e portare assistenza ai bambini e alle loro famiglie”.

 

Una gara di solidarietà dei Comuni è scattata sotto il coordinamento dell’Anci.

“Grazie all’immediata e spontanea attivazione della sensibilità e del sentimento di mutuo soccorso tra i Sindaci, sono già decine le città pronte a partire con le loro strutture alla volta dei territori colpiti, per portare acqua, cibo, letti, coperte, cucine da campo e know how per la fase di primo soccorso e per la successiva fase di ricostruzione”, si legge nel comunicato dell’Anci. “Tra queste, ma il numero cresce di minuto in minuto, le prime municipalità attivatesi per dare un contributo sono Torino, i Comuni della provincia di Mantova (che hanno già unito le forze), Catania, Napoli, Firenze, Bologna, L’Aquila, oltre ovviamente ai Comuni capoluogo di Lazio, Umbria e Marche”.

Tutti i Comuni che volessero unirsi alle iniziative già in corso, possono fare riferimento alla linea dedicata attivata dall’ANCI, scrivendo a protezionecivile@anci.it, oppure contattando i numeri 06.68009329  o 3463138116.

Nei territori, e per iniziativa dei sindaci e degli amministratori, è partita anche la corsa alla raccolta di fondi per la ricostruzione. Anche in questo caso l’ANCI coordina le iniziative dei singoli Comuni: i versamenti possono essere destinati al conto corrente intestato ad ANCI, con causale ‘Emergenza terremoto centro Italia’.

Queste le coordinate IBAN: IT27A 06230 03202 000056748129

 

Medici senza frontiere fa sapere su Twitter che un loro team è partito per le zone colpite dal terremoto per valutare i bisogni della popolazione.

 

A Napoli sono attivi quattro punti di raccolta organizzati da Municipalità 3 – Stella, San Carlo all’Arena, Centro sociale Insurgencia, Ex Opg Occupato Je so’ pazzo e Laboratorio politico Iskra.

 

Le pubbliche assistenze di Anpas Abruzzo hanno subito attivato unità cinofile e convogliato nelle zone colpite dal sisma mezzi di soccorso e ambulanze, un posto medico avanzato, tensostrutture, panche, tavoli, fuoristrada e camion. Dal Lazio sono partiti cinquantadue volontari, un medico, un infermiere e uno psicologo dell’emergenza. Con loro anche una cucina da campo, tende gonfiabili e ambulanze.

“Con il supporto alle colonne mobili nazionali, rispetto a terremoto del 2009 c’è maggiore efficienza del sistema”, ha dichiarato Carmine Lizza, geologo responsabile protezione civile nazionale Anpas. “Il vero progresso in questi anni è stata la prevenzione con la campagna Io non rischio, ma quello che non cambia è la vulnerabilità dei nostri edifici. L’unico tempo utile è la prevenzione: un evento come quello di questa notte sono situazioni fronteggiati sono affrontati nella misura giusta con prevenzione strutturale non strutturale”.

 

Anche l’Uisp si è attivata con i motociclisti. In queste ore c’è la necessità di raggiungere le frazioni più isolate, con le vie d’accesso distrutte o pericolanti. “Proprio per questo tipo di interventi siamo stati contattati e coinvolti nelle operazioni di soccorso di queste ore – dice Francesco Corsini, presidente del Gruppo Moto SOS Uisp di Perugia – abbiamo inviato i nostri motociclisti, siamo profondi conoscitori della zona colpita dal terremoto perché molte nostre attività di enduro si svolgono proprio in quel territorio, tra Castelluccio e Norcia, a due passi da Accumoli e Amatrice. Inoltre abbiamo l’esperienza di essere già intervenuti in occasione di altri eventi sismici, a cominciare dal 1997 col terremoto che colpì Umbria e Marche”.

La nota della Regione Lazio

 

“La Direzione Regionale Sanità del Lazio ha disposto l’apertura straordinaria dei centri trasfusionali di Roma e Rieti, per far fronte all’esigenza di sangue per l’evento sismico. Chi è in possesso dei requisiti per donare il sangue è invitato a recarsi in uno dei centri indicati sul sito www.salutelazio.it/salutelazio/donare-il-sangue che saranno aperti in via straordinaria, senza limiti di orario, in particolar modo quello dell’ospedale San Camillo de Lellis, in viale J.F. Kennedy, 1 a Rieti. Già ora sono più di 100 i donatori in fila presso la struttura reatina.

 

E’ stata disposta anche l’attenuazione delle attività chirurgiche non urgenti programmate per poter mettere a disposizione dell’emergenza le sale operatorie e le terapie intensive, negli ospedali DEA di II e di I livello predisposti per l’attività di elisoccorso: Policlinico Umberto I, Policlinico Tor Vergata, Sant’Andrea, Policlinico Gemelli, San Filippo Neri, Sant’Eugenio, San Camillo di Roma. Inoltre è stata richiesta disponibilità anche, in seconda battuta, agli ospedali Spaziani di Frosinone, Belcolle di Viterbo e il Santa Maria Goretti di Latina.

Si sta predisponendo, inoltre, presso la Asl di Rieti un’équipe regionale di psichiatri e psicologi per garantire il supporto alle persone più fragili e agli anziani”.

 

 

(Foto: Vigili del Fuoco)