“Trovano i soldi per le guerre, non per il lavoro”. Vangelo secondo Bergoglio

bergoglio“Oggi si dice che tante cose non si possono fare perché manca il denaro. Eppure il denaro c’ è sempre per fare alcune cose e manca per farne altre. Ad esempio il denaro per acquistare armi si trova, per fare le guerre, per operazioni finanziarie senza scrupoli, si trova. Di questo solitamente si tace; si sottolineano molto i soldi che mancano per creare lavoro, per investire in conoscenza, nei talenti, per progettare un nuovo welfare, per salvaguardare l’ ambiente”.

 

Sono parole semplici. Parole che non sono state affermate con forza in questi giorni. E sono parole che hanno un valore multiplo se dette non da un sindacalista o un rivoluzionario, ma da un Papa. Bergoglio non le manda a dire e nel video messaggio per festival della Dottrina sociale della Chiesa  di Verona esprime una riflessione che viene taciuta dopo i fatti di Parigi. Dopo l’attacco nella capitale francese la Francia e tutti i Paesi europei si sentono improvvisamente in guerra, tanto da mettere in discussione libertà civili e privacy. Questo ha permesso allo stesso Hollande di mettere in discussione pure il patto di stabilità “affrontare le spese militari”. Insomma per la guerra l’economia va in deroga e trova risorse sugli armamenti, per la dignità delle persone no. I soldi, insomma, servono innanzitutto per ammazzare. I soldi come il cuore del problema e non della soluzione.

 

È dunque la parola di un Papa a legittimare il titolo di questo stesso blog di una persona laica e non credente: “Il vero problema non sono i soldi, ma le persone: non possiamo chiedere ai soldi quello che solo le persone possono fare o creare. I soldi da soli non creano sviluppo, per creare sviluppo occorrono persone che hanno il coraggio di prendere l’ iniziativa”. Non solo money, appunto.