Coronavirus, che inizi la fase 2: individuare i veri responsabili del disastro


 

Secondo l’Istituto superiore di sanità bisogna passare alla fase 2, la curva sta iniziando la sua discesa. Ed è ora di finirla con le retorica dell’untore. Bisogna smetterla con l’individuazione di singoli cittadini intenti a fare la spesa, ad andare a lavoro o spostarsi per motivi di salute e familiari come sintomi di una irresponsabilità civile.

Le città sono vuote dal 9 marzo, compresa Napoli messa all’indice per una foto scattata in una via stretta del centro storico. Questa retorica è stata alimentata da qualche governatore in campagna elettorale e, insieme al suo collega lombardo, evita di spiegare come mai la sanità pubblica era così impreparata. Le ricostruzioni hanno dimostra come la Lombardia sia stata l’epicentro del contagio a causa di una catena mostruosa di errori e lobbing di alcuni settori produttivi che hanno lasciato aperte le aziende a epidemia in corso.

E la stessa sanità lombarda ha conosciuto il suo punto di non ritorno lasciando medici, infermieri e operatori socio-sanitari soli a combattere soli contro il virus. A nord come nel Sud responsabile, che non solo è rimasto a casa ma è stato pioniere di forme di mutualismo per le persone e le famiglie più povere, sono stati il coraggio e la responsabilità dei cittadini ad aver salvato il Paese dal disastro. Il lanciafiamme, se serve, va usato contro chi ha smantellato la sanità pubblica e agito nel nome del profitto.

Giuseppe Manzo giornale radio sociale