Sono migliaia i circoli e le associazioni di promozione culturale e sociale che da mesi vedono sospese le loro attività, a causa delle misure di contenimento dell’emergenza sanitaria.
Molte di queste associazioni, per potersi autofinanziare effettuavano somministrazione di alimenti e bevande per i propri associati. Ora anche questa attività è stata interrotta e c’è il rischio della chiusura definitiva di questa importante rete di solidarietà e di socialità.
“È francamente incomprensibile il motivo per cui le attività di somministrazione di alimenti e bevande, effettuate nel rigoroso rispetto delle norme di sicurezza, siano autorizzate per i bar dei pubblici esercizi e vengano invece vietate per le associazioni – dichiara Claudia Fiaschi – Portavoce del Forum Nazionale del Terzo Settore – La situazione attuale rappresenta una insopportabile discriminazione per il Terzo settore, oggi allo stremo delle sue forze. Le attività di promozione sociale, oltre ad aiutare le persone più fragili e sole e che più stanno soffrendo gli effetti di questa crisi, sono fondamentali per la tenuta della coesione sociale delle nostre comunità”.
Da un anno vediamo che di Covid ci si ammala e si può morire. E anche di solitudine non si può vivere.
Giuseppe Manzo giornale radio sociale