Luana e tutti quei 2mila morti sul lavoro


 

La morte di Luana D’Orazio si poteva evitare.

Poteva essere salvata una ragazza di 23 anni, giovane donna e madre di un bambino di 5 anni. È stata una morte orribile e insopportabile che ha scosso l’opinione pubblica facendo riscoprire il crimine costante delle morti sul lavoro.

Nel 2020 oltre 2000 lavoratori e lavoratrici morti, 185 morti solo nei primi tre mesi 2021. Praticamente ogni giorno muoiono 2 persone che hanno la semplice colpa di recarsi in un posto di lavoro.

A febbraio nella stessa Prato un altro 20enne è rimasto schiacciato da un macchinario in un’azienda tessile. La pandemia ha aggravato la situazione perché soprattutto giovani e donne colpiti dalla disoccupazione sono disposti a lavorare a qualunque costo e a pagare un prezzo altissimo.

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Giuseppe Manzo giornale radio sociale