Riaperture, relazioni e lavoro: “non sarà come prima”


 

Entusiasmo, voglia di ricominciare, fiducia e sollievo. È ciò che il premier Mario Draghi dice di sentire nel Paese e soprattutto nel mondo produttivo. Se da un lato questi aspetti si trasformano in preoccupazione con la fine del blocco dei licenziamenti per alcuni, ce ne sono altri che vanno considerati.

Secondo Claudio Mencacci, psichiatra e presidente della Società italiana di neuropsicofarmacologia nonostante il graduale ritorno alla libertà, con la fine della pandemia, “non dobbiamo pensare che le cose torneranno come prima”.

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Giuseppe Manzo giornale radio sociale