Gli italiani e il calcio: “la cosa più importante delle cose meno importanti”


 

[Apertura: Questa è la voce di una donna a Rafah di fronte al corpo senza vita di sua figlia dopo l’ennesimo bombardamento israeliano: sono circa 15mila i minori vittime a Gaza. Questa è Ad Alta Velocità, oggi 16 maggio 2024, anno III della guerra, anno 5° dalla pandemia. Ben trovati da Giuseppe Manzo].

Oggi parliamo di sport, in particolare del calcio. «Il Calcio è la cosa più importante delle cose meno importanti» spiegò Arrigo Sacchi. Una visione del gioco e del suo ruolo sociale che, in effetti, trova riscontro nell’opinione pubblica. Per circa 8 italiani su 10 il Calcio è memoria collettiva e tradizione: appartiene alla Storia del Paese.

Lo dice Swg che ha pubblicato un sondaggio sulla prima industria del nostro Paese a 10 giorni dalla fine di una stagione dove non sono mancate le polemiche sul fronte del razzismo e delle discriminazioni negli stadi. Eppure 6 italiani su 10 (a partire dai giovani) lo considerano un collante sociale, capace di favorire l’integrazione. Ascoltiamo il ricercatore Swg Riccardo Benetti.

Ascolta Ad Alta Velocità, rubrica quotidiana a cura di Giuseppe Manzo – giornale radio sociale