Nell’inferno di Gaza dove a morire sono anziani, donne e bambini sotto le bombe


 

 

[Queste sono le voci di uno dei tanti presidi e cortei in Italia a sostegno dei palestinesi dopo l’ennesimo eccidio di civili da parte di Israele che ha rotto la tregua con Hamas: 130 i bambini uccisi dalle bombe. Questa è Ad Alta Velocità oggi 20 marzo 2025: nello stesso giorno 2003 inizia la seconda guerra del golfo con l’invasione dell’Iraq da parte delle forze angloamericane. Ben trovati da Giuseppe Manzo].

Oggi parliamo di Gaza. Israele ha rotto la tregua bombardando pesantemente la Striscia con una nuova drammatica strage di civili e soprattutto di bambini. Alcuni degli attacchi hanno colpito rifugi di fortuna con bambini e famiglie che dormivano, ricordando ancora una volta che a Gaza nessun luogo è sicuro dice Unicef che aggiunge: “gli ultimi attacchi arrivano mentre gli aiuti salvavita rimangono bloccati all’ingresso di Gaza, aggravando i rischi per i bambini. Sono passati sedici giorni da quando l’ultimo camion che trasportava aiuti umanitari è entrato a Gaza. Inoltre, è stata tagliata l’elettricità al principale impianto di desalinizzazione, riducendo significativamente la quantità di acqua potabile”.

Actionaid intanto si rivolge alla comunità internazionale perché “non può restare a guardare mentre i palestinesi a Gaza vengono uccisi a centinaia”. Ascoltiamo la testimonianza a caldo dopo i bombardamenti di  Giorgio Monti, coordinatore medico di Emergency a Gaza.

Ascolta Ad Alta Velocità, rubrica quotidiana a cura di Giuseppe Manzo – giornale radio sociale