[Intro: Questa è la voce di Stefano Benni, lo scrittore tra gli altri di Bar Sport, Saltatempo e La compagnia dei celestini è morto ieri a 78 anni: sui social il ricordo dei suoi tantissimi affezionati lettori. Questa è Ad Alta Velocità oggi 10 settembre 2025: nello stesso giorno del 1898 Elisabetta di Baviera, meglio conosciuta come la Principessa Sissi, viene assassinata a Ginevra dall’anarchico Luigi Lucheni. Ben trovati da Giuseppe Manzo].
Oggi parliamo di incidenti sul lavoro. Al 31 agosto sono già quasi 1000 i lavoratori e le lavoratrici morte sul lavoro. L’8 settembre ha segnato una giornata agghiacciante e l’intera penisola è stata funestata da nord a sud in poche ore. A Torino Yosif Gamal, detto Jimmy, egiziano di 69 anni, era ancora sul cestello della gru a dodici metri d’altezza, intento a sistemare i cartelloni pubblicitari sulla parete di un palazzo di via Genova a Torino. A quell’età ancora a lavoro in una mansione pericolosa: è caduto giù. A Catania Salvatore Sorbello di 53 anni è morto precipitando da un’impalcatura di otto metri. A Roma Daniele Cucchiaro, 47 anni, è morto schiacciato da un macchinario sulla banchina del Tevere e come lui un altro operaio di 48 anni a Monza nello stesso modo. Morti dopo morti le parole si consumano senza interventi netti, radicali, sia sul piano dei controlli che della repressione oltre che una nuova cultura della sicurezza vista l’età così alta in certi settori come l’edilizia. Ascoltiamo Michele Tatti, consigliere nazionale di Anmil Associazione nazionale mutilati invalidi sul lavoro.
Ascolta Ad Alta Velocità, rubrica quotidiana a cura di Giuseppe Manzo – giornale radio sociale