Non solo Gaza, al via la campagna di Oxfam contro gli insediamenti illegali in Cisgiordania


 

[Intro: Questa è la voce di Camilla Mancini che con Unicef ha diffuso un video durante la giornata 2025 contro bullismo e cyberbullismo che può essere la principale causa di malessere tragico come per il 15enne Paolo Mendico che si è tolto la vita. Questa è Ad Alta Velocità oggi 17 settembre 2025: nello stesso giorno del 2009 a Kabul un attentato suicida talebano fa esplodere un convoglio italiano, muoiono 6 paracadutisti della Folgore e 4 in gravi condizioni. Ben trovati da Giuseppe Manzo].

Oggi parliamo di Medio Oriente. Mentre Israele invade Gaza con il carico di distruzione, morte e fuga dei civili l’occupazione della Cisgiordania costa ogni anno miliardi di dollari all’economia palestinese, mentre la povertà è aumentata dal 12% al 28% negli ultimi 2 anni, con un tasso di disoccupazione raddoppiato da ottobre 2023 e arrivato al 35%. Gli espropri di aree sempre più vaste, le demolizioni, gli sfollamenti forzati e l’ampliamento degli insediamenti dei coloni israeliani (illegali secondo il diritto internazionale) hanno un impatto sempre più drammatico sulla capacità di sussistenza delle comunità palestinesi, ma i governi e le imprese dell’Ue e del Regno unito continuano ad alimentare questa situazione.

È quanto denunciato da Oxfam, insieme ad una alleanza di decine di organizzazioni umanitarie e della società civile, che lanciano un rapporto e la nuova campagna “Stop al commercio con gli insediamenti illegali”, che chiede all’Italia, all’Unione europea, agli altri Stati membri e al Regno Unito di adottare misure concrete per vietare gli scambi commerciali con gli insediamenti dei coloni israeliani in Cisgiordania occupata (compresa Gerusalemme est). Ascoltiamo Paolo Pezzati, portavoce crisi umanitarie di Oxfam Italia, che fa si rivolge al governo italiano.

Ascolta Ad Alta Velocità, rubrica quotidiana a cura di Giuseppe Manzo – giornale radio sociale