Il tempo dei bambini

Bentornati all’ascolto del Grs Week. In studio Giada Voci e Vincenzo Massa.

“Infanzia e adolescenza in Italia: l’abbandono da parte della politica e il desiderio di riscatto e partecipazione”. Queste sono le prime parole del rapporto di “Save the Children” sulla povertà dell’infanzia in Italia. Il lavoro della Ong ha esaminato il quadro sociale dell’Italia negli anni dal 2008 al 2018 rispetto alle politiche di welfare riservate all’infanzia.

La delega, che nel 2009 affidava la competenza delle politiche sociali, alle regioni non ha prodotto i frutti sperati. Gli squilibri territoriali continuano a risultare profondi ed evidenti, proprio, se si leggono i dati, che propone “Save the Children” sull’abbandono scolastico fra il 2016 e il 2018 che è passata dal 13,8 al 14,5 allontanando il nostro paese dall’obiettivo europeo del 10%. Secondo Save the Children questa è la conseguenza della decisione della politica, che ha scelto di disinvestire massicciamente: ben 8 miliardi di tagli lineari in 3 anni, dal 2009 al 2011. La spesa per l’istruzione in questo periodo ha subito un vero e proprio crollo, fino all’attuale minimo storico del 3,6% del PIL. Un rapporto drammatico che ha richiamato l’attenzione di UPI, Unione delle province italiane e UNICEF Italia che in questi giorni hanno sotto scritto un protocollo d’intesa, della durata di tre anni, per realizzare e promuovere iniziative a favore dei bambini e degli adolescenti in Italia.
In particolare il protocollo prevede di: realizzare iniziative di monitoraggio e raccolta dati sull’impegno delle Province italiane nei confronti dei più piccoli, attraverso l’analisi degli investimenti e dei servizi, la valutazione dell’impatto delle scelte di governo amministrativo sui bambini e sugli adolescenti; promuovere incontri ed iniziative nelle scuole superiori italiane di sensibilizzazione sui diritti dell’infanzia; realizzare attività congiunte, coinvolgendo studenti e docenti, con l’obiettivo di prevenire e contrastare l’abbandono scolastico e garantire pari opportunità di apprendimento, facendo sì che l’informazione e l’orientamento scolastico e professionale siano aperti e accessibili ad ogni ragazzo e ragazza. E poi, la promozione di giornate formative sui principi della Convezione Onu sui diritti dell’infanzia e dell’adolescenza, rivolte agli amministratori delle province per promuovere tra i decisori politici una cultura attenta ai diritti dei minorenni.
Ascoltiamo il contributo di Fosca Nomis, Capo Divisione Advocacy Italia-Europa di Save the Children.

[sonoro]

Problemi facili da capire, che non richiedono particolari competenze, ma soltanto un po’ di buon senso. Come la questione demografica. È come se questo problema riguardasse gli altri, e non noi. In realtà i giovani che oggi vanno a scuola vivranno sulla loro pelle l’effetto contemporaneo e devastante della diminuzione delle nascite e dell’allungamento della vita. Il futuro non è così lontano.

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