[Info: Questa è la voce di chi abita i Campi Flegrei: la nuova scossa di magnitudo 4 ha riacceso stress e paure mai sopite di una crisi bradisismica che non accenna a fermarsi da oltre due anni. Questa è Ad Alta Velocità oggi 3 settembre 2025: nello stesso giorno del 1982 muore a Palermo a seguito di un agguato mafioso il generale Carlo Alberto dalla Chiesa. Ben trovati da Giuseppe Manzo].
Oggi parliamo di carcere e povertà. Si tratta di un legame che la fotografia della popolazione carceraria dimostra essere sempre più solido. Su questo tema è uscito il libro “Gli infami del passato” scritto dal penalista Giuseppe Milazzo e dal professore di Diritto Canonico e Diritto Matrimoniale presso l’Università Magna Graecia di Catanzaro Domenico Bilotti per Il Capoverso edizioni con la prefazione di Alberto Scerbo è professore di Filosofia del Diritto, presso l’università Magna Graecia di Catanzaro.
Il volume indaga come le discipline giuridiche siano state tra le più assidue ad interessarsene, dimenticando quasi completamente tuttavia le due sfaccettature più incisive. La povertà utilizzata come marchio d’infamia e come risultato di precise scelte politico-legislative, soprattutto in tempi che mettono innaturalmente in conflitto libertà differenti ma necessariamente complementari (civili, politiche, sociali). Gli autori, perciò, si interrogano sul divenire giuridico della povertà come modello di esclusione che né i diritti confessionali né le lotte civili hanno ancora superato. Ascoltiamo Milazzo e Bilotti.
Ascolta Ad Alta Velocità, rubrica quotidiana a cura di Giuseppe Manzo – giornale radio sociale