Così lo Spartak San Gennaro toglie i bambini dalla strada ma non ha ancora un campo


 

[Intro: Questa è solo una delle tante manifestazioni di piazza in Iran dopo i bombardamenti di Israele e degli Stati Uniti: in migliaia radunati in piazza Palestina per sostenere la Rivoluzione islamica. Questa è Ad Alta Velocità oggi 24 giugno 2025: nello stesso giorno del 1995 Leoluca Bagarella, lo spietato killer mafioso, viene arrestato dalla Direzione investigativa antimafia. Ben trovati da Giuseppe Manzo].

Oggi parliamo di calcio sociale. Nella città campione d’Italia c’è una squadra che si chiama Spartak San Gennaro, nome che evoca il Santo Patrono di Napoli, ed è il team dei quartieri Montesanto e Montecalvario dove insistono i vicoli dei Quartieri Spagnoli. Ne fanno parte i bambini che senza resterebbero in  strada e a cui invece è garantita l’azione volontaria degli educatori. Nell’ultimo weekend lo Spartak è riuscito a partecipare ai campionati giovanili a Castel di Sangro dove giungono squadre da tutta Italia ed è un momento di scambio molto importante: è stato reso possibile solo grazie a una raccolta fondi.

La squadra ha anche ricordato Mohammed Al Sultan, allenatore dell’Al Haddaf Team di Gaza, e il suo fratellino Bahaa, giovane calciatore della stessa squadra, uccisi insieme alla loro famiglia da un bombardamento israeliano il 16 maggio scorso a Beit Lahia. Oggi, nonostante il grande impegno e gli appello anche di attori come Gianfranco Gallo, lo Spartak San Gennaro non ha un proprio campo e si allena nel centro sociale Scugnizzo Liberato. Ascoltiamo Luigi Volpe di Spartak San Gennaro.

Ascolta Ad Alta Velocità, rubrica quotidiana a cura di Giuseppe Manzo – giornale radio sociale