“Non devono esistere zone franche per chi ha ucciso. La giustizia è stata finalmente rispettata.
Ma non riesco a provare soddisfazione nel vedere una persona vecchia e malata in carcere dopo così tanto tempo”. A dirlo è il giornalista Mario Calabresi, figlio del commissario ucciso nel 1972, in merito agli arresti degli ex terroristi legati alle Brigate rosse e ad altre formazioni armate degli anni 70-80.
Il tema è delicato e, soprattutto, decisivo per il diritto e la giustizia nel nostro Paese: dopo 50 anni, con persone anziane e in alcuni casi malate c’è il rischio che cali una vendetta contro settantenni e ottantenni?
Secondo Antigone in base a quanto previsto dalla nostra Costituzione “le pene non devono consistere in trattamenti contrari al senso di umanità e devono tendere alla rieducazione del condannato.
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Giuseppe Manzo giornale radio sociale