La condizione “senza respiro” dei detenuti nelle carceri italiane: il Rapporto Antigone


 

[Intro: Questa è la voce di Greta Thunberg che da Catania è partita con una nuova missione della Freedom Flotilla diretta a Gaza, dopo quella della nave umanitaria bombardata da droni. Questa è Ad Alta Velocità oggi 4 giugno 2025: nello stesso giorno del 1994  Marco Pantani vince la 14ª tappa del Giro d’Italia, la sua prima vittoria da professionista. Ben trovati da Giuseppe Manzo].

Oggi parliamo di carcere e diritti umani. Il 29 maggio è stato presentato il XXI Rapporto di Antigone sulle condizioni di detenzione in Italia, intitolato “Senza respiro”. Un titolo che non è una metafora, ma una fotografia lucida di un sistema penitenziario al collasso, dove detenuti, operatori e istituzioni sono sempre più in affanno.

Al 30 aprile 2025 i detenuti in Italia erano 62.445, a fronte di una capienza regolamentare di 51.280 posti. Negli ultimi due anni la popolazione detenuta è cresciuta di oltre 5.000 unità, mentre la capienza effettiva è diminuita di 900 posti con un tasso di sovraffollamento del 133%. Ma il sovraffollamento non colpisce solo le carceri per adulti. Per la prima volta nella storia interessa anche gli istituti penali per minorenni dove sono 611 i ragazzi detenuti (di cui 27 ragazze). Un record storico frutto del decreto Caivano che ha fatto crescere enormemente i numeri. Ascoltiamo Rachele Stroppa di Antigone.

Ascolta Ad Alta Velocità, rubrica quotidiana a cura di Giuseppe Manzo – giornale radio sociale