L’estate nell’inferno delle carceri italiane: la mobilitazione nazionale dei Garanti dei detenuti


 

[Intro: Questa è la voce di 15 operai a Milano saliti all’ultimo piano di un ponteggio per chiedere sei mesi di stipendi arretrati: una protesta rumorosa e pericolosa in una città sconvolta dall’inchiesta per corruzione .  Questa è Ad Alta Velocità oggi 25 luglio 2025: nello stesso giorno del 2010 WikiLeaks pubblica documenti classificati della guerra in Afghanistan. Ben trovati da Giuseppe Manzo].

Oggi parliamo di carcere.  Questo è il periodo più duro nei penitenziari, per i detenuti spesso accatastati fino a 10-12 in cella e anche per il personale che convive nelle stesse condizioni ai limiti come denunciano i sindacati di polizia. Il governo propone 10mila nuovi posti con moduli prefabbricati ma non basta a placare le proteste e le critiche delle associazioni che si occupano di diritti e giustizia oltre che degli stessi Garanti regionali dei detenuti.

Il 30 luglio, infatti, è prevista una mobilitazione della Conferenza nazionale dei garanti in tutta Italia per sollecitare la politica e per sensibilizzare l’opinione pubblica sul tema del carcere richiamando le parole del presidente della Repubblica Sergio Mattarella sul sovraffollamento e i suicidi. I Garanti lamentano la mancanza di provvedimenti sul personale come educatori e psicologi oltre alla possibilità di alleggerire la presenza negli istituti con pene alternative a chi deve scontare meno di 1 anno o per chi è dipendente da sostanze. Ascoltiamo il portavoce della Conferenza Nazionale dei Garanti territoriali Samuele Ciambriello.

Ascolta Ad Alta Velocità, rubrica quotidiana a cura di Giuseppe Manzo – giornale radio sociale