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L’insostenibilità degli impianti sportivi italiani: storie di allenatori bloccati da strutture per nulla inclusive

di Redazione GRS


Impianti insostenibili

L’allenatore è in carrozzina e non può scendere negli spogliatoi per le barriere architettoniche. Il servizio di Elena Fiorani

Lo sfogo di Francesco Quaranta, allenatore di calcio in Prima categoria, è arrivato alla stampa. Da quattro anni in carrozzina domenica scorsa non ha potuto accedere agli spogliatoi per dare indicazioni alla sua squadra, bloccato da una serie di barriere architettoniche.
Problema simile per Luca Gotti, allenatore dello Spezia, in stampelle per un’operazione all’anca, che non ha potuto essere in panchina per l’incontro con il Napoli. L’impegno di operatori e dirigenti si scontra con difetti cronici e problemi strutturali di impianti datati, dove anche il bagno per le persone con disabilità o una rampa di accesso diventano un lusso.

Antigone pubblica il Dossier sul 41 bis: le 6 proposte di modifica al provvedimento

di Redazione GRS


Dossier 41 Bis

Lo ha pubblicato Associazione Antigone chiedendo alcune modifiche al provvedimento che tiene banco in queste settimane. Il servizio è di Pierluigi Lantieri.

Restringere l’area dei reati per i quali è prevista la possibile applicazione del regime e introdurre un limite massimo di durata della misura escludendo le ulteriori proroghe. Sono due delle 6 proposte di Antigone a conclusione del Dossier sul 41 bis pubblicato dall’associazione e nel quale si ricostruisce la normativa relativa a questo regime, a partire dal 1992 sino alla giurisprudenza più recente. “Tornare alle radici della misura è utile per comprendere quanto nel tempo si sia espanso nei numeri e nelle restrizioni”, afferma l’Associazione.

di Pierluigi Lantieri

Sicurezza informatica, solo 1 italiano su 3 ritiene possibile un attacco hacker a proprio danno

di Redazione GRS


Essere cybersicuri

Solo 1 italiano su 3 ritiene un possibile attacco hacker a proprio danno ma la percentuale cresce se il rischio riguarda il lavoro. Il servizio è di Fabio Piccolino.

A seguito del recente attacco hacker che ha colpito diversi Paesi europei è tornato alla ribalta il tema della sicurezza informatica. La maggioranza è preoccupata ma, sebbene il fenomeno si sia intensificato negli ultimi anni, il livello di apprensione è stabile rispetto all’ultimo quinquennio: si teme il blocco di servizi essenziali ma destano timore anche i furti di identità digitale e di denaro.

Nonostante ciò è solo 1 italiano su 3 a ritenere possibile un attacco hacker a proprio danno, ma la quota cresce quando si considera il rischio legato all’ambiente lavorativo. La percezione è molto più elevata tra i giovani under35. Lo rileva il Radar settimanale di Swg.

Il Centro Sportivo italiano è sceso in campo contro il bullismo in Calabria: coinvolti 150 bambini

di Redazione GRS


Al centro dello spogliatoio

Il Centro Sportivo italiano è sceso in campo contro il bullismo in Calabria con un’iniziativa che ha coinvolto 150 bambini e ragazzi in tornei sportivi, giochi e laboratori educativi. Dal calcio alla pallavolo hanno condiviso timori e con il sostegno di un equipe psico-pedagogica.

Straordinaria giornata, domenica scorsa, quella vissuta da oltre centocinquanta bambini e ragazzi del territorio metropolitano di Reggio Calabria. In occasione della Giornata Nazionale contro il bullismo, nove società sportive di calcio e volley, sono scese in campo al PalaColorCsi di Pellaro e al centro sportivo Sporting Club Bocale. All’interno del progetto “Arianna. Fuori dal Labirinto”, sostenuto dalla Fondazione con i Bambini, il Centro sportivo italiano di Reggio Calabria ha presentato l’attività che ha coniugato tornei sportivi, giochi e laboratori educativi all’interno dello spogliatoio. Tema della giornata: il bullismo! Quando ci riferiamo a questo fenomeno non facciamo solo riferimento ai comportamenti diretti di violenza fisica ma anche a tutti quegli episodi che attraverso parole offensive, minacciose o intimidazioni portano all’isolamento di una ‘vittima’, di un ragazzo che verrà per questo escluso dal gruppo a causa di diffamazioni e calunnie false ed inutili. Stiamo parlando di una persona che al pari di ognuno merita invece il rispetto e la serenità che ognuno di noi desidera per se stesso. Serenità che la vittima in questione perde gradualmente in quanto la violenza diretta o più sottile sarà persistente e continuativa nel tempo.

L’equipe psico-pedagogica del Comitato Csi di Reggio Calabria, ha scelto questo percorso per provare, attraverso il gioco e lo sport, a dare risposte concrete e lasciare segni efficaci tra i nostri ragazzi. Il campo, durante il pomeriggio, ha pertanto lasciato spazio ad un apprezzatissimo laboratorio educativo all’interno dello spogliatoio, uno spazio in cui i diversi atleti di una squadra che cooperano nelle varie gare per raggiungere un obiettivo comune, si mettono a nudo e rimangono soli con il proprio gruppo dei pari. In questo contesto molto spesso il senso di squadra viene perso o dimenticato ed alcune azioni che potrebbero essere viste dal gruppo come scherzi semplici diventano motivo di sofferenza: vengono nascosti borsoni, utilizzate espressioni negative verso forme fisiche differenti dalle proprie, prese in giro per prestazioni all’interno del gioco che non sono state ottimali, situazioni che, pensiamo, possano capitare a tanti ragazzi. È proprio dagli errori, dalla condivisione e dagli allenamenti che una squadra invece impara a crescere e a migliorare. L’attività, guidata dalla dott.ssa Federica Gatto, è stata accolta positivamente dai ragazzi che, tra una gara e l’altra, hanno “giocato una nuova ed entusiasmante partita”, quella dentro gli spogliatoi.

Al PalaColorCsi di Pellaro, in vista dei Campionati giovanili Sport&Go!, è andata di scena la festa del mini volley Csi. L’evento, pensato e coordinato da Valentina Pagano e Nicola Marra, ha visto in campo numerose piccole atlete e tante famiglie. Prezioso, in questo contesto, l’apporto degli istruttori e volontari Csi. Al centro sportivo Sporting Club di Bocale, invece, parrocchie, associazioni e oratori in campo per il Trofeo di calcio a 5 : “Al Centro dello Spogliatoio 20.23”. Un pomeriggio di festa tra partite in campo e laboratori promossi dagli educatori, istruttori e volontari del Csi Reggio Calabria. L’idea ed i laboratori che coniugano partite in campo e nello spogliatoio, in questa stagione sportiva, accompagneranno tutte le gare dei Campionati Giovanili del Csi reggino. Un percorso innovativo e significativo che, ancora una volta, vuole fare del gioco e dello sport, veri ed efficaci strumenti educativi e di cambiamento.