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Abusi e violenze: Msf costretta a lasciare 2 centri migranti in Libia

di Redazione GRS


 

Il 17 giugno, durante una visita al centro di detenzione di Al-Mabani, dove si stima che almeno 2.000 persone siano detenute in celle gravemente sovraffollate, le équipe di MSF hanno assistito ad atti di violenza perpetrati da parte degli addetti alla sicurezza, inclusa l’indiscriminata violenza contro alcune persone colpite mentre lasciavano le loro celle per essere visitate dagli operatori sanitari di MSF.

MSF ha trattato 19 pazienti con lesioni da pestaggio, incluse fratture, ferite da taglio, abrasioni e traumi da corpo contundente. In seguito alle ferite riportate alle caviglie, un minore non accompagnato non è più in grado di camminare. Altri hanno raccontato di averi ricevuto abusi fisici e verbali da parte degli addetti alla sicurezza dei centri.

In quella stessa settimana, il 13 giugno, sono state usate armi automatiche che hanno ferito alcune persone detenute nel centro di detenzione Abu Salim causando numerose le vittime, secondo le testimonianze raccolte dai team di MSF.

A seguito di questi ripetuti episodi di violenza contro migranti e rifugiati, Medici Senza Frontiere (MSF) annuncia la sospensione delle attività nei centri di detenzione di Al-Mabani e Abu Salim a Tripoli.

Cosa dice la Costituzione sulle persone private della libertà

di Redazione GRS


 

Sono 400 pagine scritte dal Garante dei detenuti Mauro Palma nella Relazione consegnata ai Presidenti delle Camere in cui sono scritti numeri e realtà delle persone private della libertà, compresi i migranti nei Cpr e i sofferenti psichici nelle strutture psichiatriche.

Attualmente negli istituti penitenziari sono recluse 53.661 persone a fronte di una capienza di 47.445. Più di un terzo le persone detenute hanno una previsione di rimanere in carcere meno di 3 anni. Ben 1.212 sono coloro che sono stati condannati a una pena inferiore a un anno.

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Giuseppe Manzo giornale radio sociale

Il giornalismo e la protezione assoluta delle fonti

di Redazione GRS


 

La sentenza del Tar del Lazio obbliga la trasmissione Report di Rai 3 a svelare le proprie fonti. La decisione riguarda una trasmissione del 26 ottobre 2020 e la Rai ha già annunciato di aver conferito mandato per impugnare davanti al Consiglio di Stato la decisione con la quale l’attività giornalistica, ove svolta dal servizio pubblico, è stata inopinatamente assimilata ad un procedimento amministrativo”.

Il giornalista come mediatore intellettuale tra il fatto e il lettore. Il segreto professionale gli consente di ricevere notizie, mentre le fonti sono “garantite”. Non esiste il concetto giuridico di giornalismo. Il concetto, abitualmente estrapolato dall’articolo 2 della legge professionale n. 69/1963 (quello dedicato alla deontologia della categoria).

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Giuseppe Manzo giornale radio sociale

Fondo sociale europeo plus: uno sguardo al futuro dopo la pandemia

di Fabio Piccolino


 

Bentrovati All’ascolto del Grs Week da Fabio Piccolino.
Il Parlamento Europeo ha approvato definitivamente il “Fondo sociale europeo plus”: 88 miliardi di euro per i prossimi sette anni per affrontare la disoccupazione e la povertà nell’Unione Europea dovute alla crisi innescata dalla pandemia.
Una risposta importante, concreta e strategica che affronta temi cruciali e si concentra in particolare sul futuro delle nuove generazioni. Continua a leggere

Quelle braccia invisibili sfruttate nella Piana di Gioia Tauro

di Redazione GRS


 

Solo la metà dei braccianti ha un contratto e una busta. È quello che ha rilevato il Rapporto “Zone rosse, lavoro nero” di Medici per i diritti umani nella Piana di Gioia Tauro durante la stagione di raccolta agrumicola con l’obiettivo di promuovere la tutela della salute e dei diritti fondamentali dei circa 2.000 braccianti stranieri impiegati in agricoltura in condizioni di grave sfruttamento.

Un team multidisciplinare ha raggiunto per mezzo di una clinica mobile diversi insediamenti ufficiali e informali, in particolare: la Nuova Tendopoli di San Ferdinando, i casolari nelle campagne di Rizziconi e Taurianova, il campo container di Contrada Testa dell’Acqua nel Comune di Rosarno.

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Giuseppe Manzo giornale radio sociale

L’inesorabile aumento della povertà nel 2020: bisogna fare presto

di Redazione GRS


 

Nel 2020, sono in condizione di povertà assoluta poco più di due milioni di famiglie (7,7% del totale in crescita dal 6,4% del 2019) e oltre 5,6 milioni di individui (al 9,4% dal 7,7%). Questo è il dato Istat diffuso ieri: nell’anno della pandemia si è tornati al livello più elevato dal 2005, inizio delle serie storiche.

L’Alleanza contro la povertà, il cartello che unisce associazioni e sindacati, sottolinea la necessità di intervenire tempestivamente migliorando l’efficacia del Reddito di Cittadinanza. “Riteniamo quanto mai necessario – sostiene l’alleanza – rafforzare il Reddito di Cittadinanza, anche inglobando una parte della platea dei percettori del REM”.

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Giuseppe Manzo giornale radio sociale