Suzana una di noi


Nei giorni delle proteste di Casal Bruciato, a Torrenova una staffetta di mamme e maestre per proteggere una donna nomade, e i suoi figli, e un appello al presidente della Repubblica: lo Stato dov’è? Il servizio di Anna Monterubbianesi. Si sono autoroganizzati per proteggerla, genitori e insegnanti dell’istituto Comprensivo Simonetta Salacone, la scuola frequentata da tre delle quattro figlie della donna rom alla quale è stata assegnata una casa popolare a Torrenova, nella periferia Est di Roma. Si sono dati appuntamenti e turni, anche di notte, per contrastare i militanti di estrema destra che continuano a protestare, minacciare, insultare. Ed hanno scritto una lettera alle istituzioni, al presidente della Repubblica Mattarella, al ministro Salvini, alla sindaca Raggi e al presidente della Regione Lazio Zingaretti per chiedere se tutto questo sia normale, se è giusto che delle bambine vengano terrorizzate e insultate e che le autorità non facciano nulla. Le mamme e le maestre della scuola manifestano il loro appello alla solidarietà, e il loro impegno perché prevalgano inclusione ed interazione su odio e intolleranza. La casa è stata regolarmente assegnata. la priorità è data infatti ai nuclei familiari numerosi, oggi solo in minoranza italiani.