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Stop alle armi: il 17 ottobre scendono in piazza le reti sociali, a Roma


La legge di Bilancio del Governo Meloni non affronta le priorità del Paese e della maggioranza della popolazione. Le scelte fatte fino a oggi hanno determinato un ulteriore aumento delle disuguaglianze sociali e ambientali trascinando il Paese in un’economia di guerra. Il 17 ottobre la Rete dei Numeri Pari, la campagna Stop ReArm Europe, la Rete No dl sicurezza A pieno regime e le realtà impegnate nel percorso. Le armi o la vita terranno una manifestazione unitaria a Roma in piazza Capranica alle 16.

Marcia per la pace Perugia-Assisi: in 50mila contro il genocidio di Gaza


Ieri alla Perugia-Assisi in migliaia hanno marciato per la pace per chiedere la fine del genocidio a Gaza dopo il cessate il fuoco. Tra loro anche il sindaco di Betlemme Maher Nicola Canawati che a Tel Aviv è stato fermato per 3 ore e liberato solo grazie all’intervento della diplomazia europea.

Domani la Giornata mondiale della salute mentale: focus sull’ascolto


In occasione della Giornata mondiale della salute mentale, che si celebra domani, Telefono Amico Italia ricorda l’importanza dell’ascolto come strumento di prevenzione. Secondo la presidente Cristina Rigon, “occorre rafforzare la rete di supporto, affinché nessuno si senta più solo di fronte alla propria sofferenza”.

Clima e guerre spingono nuove rotte migratorie: il dossier IDOS 2025


Guerre e crisi climatica sempre più legate nelle nuove rotte migratorie. Ascoltiamo il servizio di Anna Monterubbianesi.

La crisi climatica e i conflitti armati sono sempre più intrecciati e stanno ridisegnando le rotte migratorie globali. È quanto emerge dal contributo dell’associazione A Sud al Dossier statistico immigrazione 2025 di IDOS, in uscita il 4 novembre. Secondo il rapporto, se la Terra si surriscalda è anche per l’impatto dei conflitti armati e delle loro enormi quantità di emissioni di gas serra nell’atmosfera. Dalle testimonianze raccolte in Italia emerge che molti migranti “economici” denunciano anche cambiamenti climatici e degrado ambientale tra i motivi dello spostamento.

Azzerare le emissioni è una scelta politica e di pace, ricorda A Sud, mentre IDOS invita a riconoscere le migrazioni non come minaccia o anomalia da correggere, ma come sintomo di un disordine globale da affrontare con giustizia e responsabilità comune.

Incidente Ferroviario Andria-Corato del 2016: fu errore umano, non mancanze tecniche


La Corte d’Appello ha confermato che l’incidente ferroviario Andria-Corato del 2016 non fu dovuto alle mancate misure di sicurezza. Il servizio di Federica Bartoloni.

Confermate anche in appello le due condanne e le quattordici assoluzioni nell’ambito del processo per il disastro ferroviario del 12 luglio del 2016 quando, sulla tratta a binario unico Andria-Corato, uno scontro causò la morte di 23 persone e 51 ferimenti. La tragedia, conferma la Corte di Appello di Bari, è stata causata da un errore umano e non dal mancato investimento in sicurezza. L’associazione dei parenti delle vittime, l’Astip, non ha nascosto né in aula né nelle dichiarazioni postume alla lettura della sentenza, sdegno e delusione convinti che la carenza di sicurezza sia stato motivo determinante della tragedia. Una tesi avvalorata anche dal fatto che oggi – a distanza di quasi 10 anni – il sistema a binario unico nella tratta è stato abolito e sostituito da due binari con sistemi di sicurezza automatizzati.

UNICEF celebra la Settimana dell’Allattamento fino al 7 ottobre


Unicef celebra la Settimana dell’allattamento fino al 7 ottobre. Nel 2024, in Italia, sono nati 52mila bambini in territori con Ospedali e Comunità riconosciuti dall’UNICEF e sono state raggiunte quasi 50.000 famiglie da circa 10.000 operatori e operatrici con competenze specifiche.