Campanella stonata


Un anno scolastico tutto da dimenticare sotto l’aspetto dell’inclusione. Il servizio di Katia Caravello: In questi giorni le scuole italiane chiudono i battenti ed è il momento dei bilanci e dei buoni propositi per il futuro. Uno dei “temi caldi” è stato sicuramente  quello del’inclusione: da questo punto di vista, l’anno scolastico 2018-2019 non è stato positivo. Quest’anno, più che in passato, le scuole hanno dovuto assegnare il posto di sostegno  a chi non aveva titolo, specializzazione o competenza. I corsi in partenza nei mesi estivi non risolveranno il problema:  per l’insegnamento nelle secondarie di primo e secondo  grado, infatti, essi sono aperti a tutti, compresi coloro che non hanno alcuna competenza specifica in materia di sostegno. Il proposito per  il prossimo anno è concentrarsi sulla scuola media, dove l’inclusione è più carente ed i ragazzi vivono una fase di transizione particolarmente delicata.