Svolta decisiva – Via libera al riconoscimento formale della sordocecità come disabilità unica e specifica. Il servizio di Giovanna Carnevale.
Il Parlamento italiano ha approvato in via definitiva una norma che estende il riconoscimento della sordocecità a tutte le persone con compromissioni di vista e udito, congenite o acquisite, a prescindere dall’età di insorgenza. Dunque senza discriminazioni tra persone con stesse condizioni sviluppate in fasi differenti della vita. Per la Lega del Filo d’Oro si tratta di un risultato storico che riguarda oltre 360mila persone con disabilità e che fa guardare al futuro con maggiore speranza. Anche se il cammino verso la piena inclusione resta lungo. Secondo una recente indagine di AstraRicerche, infatti, meno di un terzo degli italiani ritiene adeguato il supporto garantito alle persone con sordocecità.
Sanità, vola il privato puro: 7,2 miliardi di spesa nel 2023
Boom nel privato – Nella sanità italiana guadagna sempre più terreno il privato puro, ovvero le strutture non accreditate. Nel 2023 la spesa delle famiglie è stata di 7,2 miliardi. Arretra ancora il pubblico mentre il privato convenzionato mostra segni di crisi. L’appello della Fondazione Gimbe: serve un rifinanziamento stabile per non scivolare in una sanità a doppio binari.
Sondaggio Unicef: giovani più consapevoli sulla violenza di genere
Una di noi – Il sondaggio U-Report di Unicef ha coinvolto circa 450 ragazze e ragazzi in tutta Italia con l’obiettivo di esplorare la percezione giovanile sulla violenza di genere: i dati delineano l’immagine di una generazione consapevole e sensibile, capace di riconoscere anche le forme più sottili della violenza di questo fenomeno chiedendo più ascolto e dialogo.
- Le parole più associate alla violenza sono abuso, femminicidio, discriminazione, omofobia, a conferma di una visione ampia e articolata del fenomeno.
Quasi la metà dei rispondenti (41%) ritiene che gli stereotipi di genere abbiano un ruolo decisivo nel generare comportamenti discriminatori, mentre il 65% considera inaccettabili i comportamenti di controllo del partner. - Sul tema del consenso, emerge la necessità di parlarne di più e chiarirne il significato: il 32% dei giovani afferma che se ne discute ancora troppo poco.
Tra le principali cause che impediscono alle vittime di chiedere aiuto, vengono indicate la paura (21%), il giudizio sociale (39%) e la dipendenza affettiva o economica (14%). - Per quanto riguarda la prevenzione, i partecipanti chiedono soprattutto educazione all’affettività e al rispetto (38%), seguita da regole più severe (27%), ascolto psicologico accessibile (24%) e formazione per adulti e docenti (11%).
Nel complesso, i dati delineano l’immagine di una generazione consapevole e sensibile, capace di riconoscere anche le forme più sottili della violenza di genere. I giovani fanno sentire con forza la propria voce, chiedendo più dialogo, educazione e ascolto. È una richiesta chiara di partecipazione e cambiamento: costruire relazioni positive, basate su rispetto, libertà e parità, per costruire una cultura dei diritti e dell’inclusione.
L’Officina UNICEF Young Mobile è il talk dell’UNICEF dedicato al dialogo con ragazze e ragazzi sui temi dei diritti dell’infanzia e dell’adolescenza e costituisce una declinazione del più ampio Programma Officine UNICEF promosso su tutto il territorio nazionale, con l’obiettivo di allargare la platea delle persone impegnate per il cambiamento, richiamare l’attenzione della società civile e ribadire la centralità dei diritti delle ragazze e dei ragazzi, offrendo loro uno spazio di partecipazione autentica, in coerenza con i principi fondamentali sanciti dalla Convenzione ONU dei diritti dell’infanzia e dell’adolescenza.
25 novembre, Uici lancia “Zitta a chi?”: su SlashRadio la maratona che rompe il silenzio
Voci contro la violenza – Per la Giornata del 25 novembre Unione italiana ciechi e ipovedenti promuove la maratona di voci “Zitta a chi?”, un appuntamento in diretta su SlashRadio pensato per rompere il silenzio e restituire parola, dignità e ascolto: si alterneranno interventi di esperte, giornaliste, scrittrici, economiste, magistrati e attiviste impegnati nella difesa dei diritti delle donne.
Sport e violenza sulle donne: AiCS in campo
Che genere di sport – AiCS – Associazione italiana cultura sport è scesa in campo con una serie di iniziative in vista della Giornata del 25 novembre Ascoltiamo Viviana Neri, presidente della commissione di parità di AiCS.
Non autosufficienza, l’OCSE: Italia in ritardo sull’assistenza domiciliare ai fragili
Il welfare di domani – L’Italia deve accelerare sulla riorganizzazione dell’assistenza domiciliare per le persone non autosufficienti. È quanto emerge dal nuovo rapporto dell’OCSE che fotografa una domanda assistenziale in forte crescita e un sistema ancora troppo frammentato. Tra le raccomandazioni, quella di integrare i servizi sociali e sanitari.
Secondo il report, all’inizio del 2025 gli over 65 rappresentavano il 24,7% della popolazione, mentre gli over 80 costituivano l’8%. Le proiezioni indicano che entro il 2050 queste percentuali saliranno rispettivamente al 37% e al 15%.
Tra le persone con più di 65 anni, il 13,7% presenta almeno una limitazione nelle attività della vita quotidiana (ADL) e il 15,9% in quelle strumentali (IADL). Numeri che segnalano una crescita costante della non autosufficienza e una pressione crescente sull’assistenza territoriale.
Diritti dei minori: i Salesiani chiedono un patto educativo tra istituzioni e territorio
Patto sul futuro – Nella giornata dell’infanzia e adolescenza, la rete dei Salesiani per il sociale, che ogni anno raggiunge con i servizi 100mila beneficiari, chiede un patto educativo tra istituzioni, Terzo settore, scuola, Chiesa e territori. “Servono politiche strutturali, risorse stabili e coraggio politico per garantire diritti a tutti i minori” sottolinea l’associazione.
Nelle 33 Case famiglia della Rete salesiana sono accolti circa 300 minori, tra i 12 e i 18 anni, su richiesta dei servizi sociali e con disposizioni del Tribunale per i minorenni: “Molti di questi bambini e adolescenti hanno alle spalle esperienze di abbandono, violenza o solitudine.
Ognuno di loro porta dentro di sé una ferita, ma anche una possibilità – spiega don Francesco Preite, presidente nazionale di Salesiani per il sociale – Ci ispiriamo al Sistema Preventivo di don Bosco, che mette al centro la relazione e la crescita integrale della persona, anche nella sua dimensione spirituale.
Rapporto annuale CNEL: servizi sociali crescono, Sud ancora indietro
Politiche sociali – È stato presentato a Roma il Rapporto annuale del CNEL sui servizi sociali territoriali. Il servizio è di Giovanna Carnevale.
Dal 2019 al 2022 la spesa sociale territoriale è cresciuta del 18%, raggiungendo la cifra di 8,9 miliardi di euro, pari allo 0,46% del PIL italiano. L’analisi svolta dal Cnel evidenzia però forti disomogeneità, non solo tra le diverse Regioni, ma anche all’interno delle stesse e dei singoli contesti locali. Oltre il 50% dei “micro-Comuni”, ad esempio, si colloca al disotto dei fabbisogni standard. Nonostante nel lungo periodo la spesa sia cresciuta maggiormente nel Sud e nelle Isole, i territori più esposti a rischi strutturali continuano comunque ad essere quelli del Mezzogiorno, dove la crescita della spesa non è ancora sufficiente a compensare i ritardi accumulati.
Lavoro e disabilità: torna online la piattaforma nazionale gratuita
Nuove opportunità – È tornata attiva la piattaforma nazionale gratuita per l’incontro tra domanda e offerta di lavoro per le persone con disabilità. L’iniziativa, creata dall’Associazione Andel insieme a Value People e alla Fondazione Allianz UMANA MENTE, è stata aggiornata secondo le nuove tecnologie e resa più efficace per facilitare le azioni di matching.
«Ora – spiega Marino Bottà, presidente di ANDEL – stiamo avvalendoci anche dell’intelligenza artificiale per facilitare le azioni di matching».
«Al fine di evitare fraintendimenti e creare false aspettative – precisa Bottà -, è bene sottolineare che ANDEL non attiva una ricerca di lavoro per i singoli iscritti sulla piattaforma, ma facilita l’incontro domanda/offerta. Nel momento, quindi, in cui vi sia una richiesta proveniente da un’azienda, l’operatore addetto alla piattaforma avvia la ricerca e la selezione, inviando inoltre i curricula in formato anonimo alle aziende che ritiene possano essere interessate. Successivamente le persone selezionate verranno contattate da ANDEL per verificare la loro disponibilità e verranno messi in contatto con l’azienda interessata. Se necessario, un operatore affiancherà il candidato nel colloquio con l’azienda, e fornirà le necessarie consulenze e suggerimenti affinché l’inserimento abbia un esito positivo. Ove servirà, infine, verranno attivati inserimenti in Cooperative Sociali e percorsi di accompagnamento al lavoro tramite tirocini extracurriculari. Sempre sul sito, infine, si può accedere agli annunci di lavoro pubblicati dalle aziende cliccando su Consulta le posizioni lavorative. Tutti i servizi a favore delle persone con disabilità, va ricordato in conclusione, sono gratuiti»
Violenza di genere, dati allarmanti: per molti uomini è ancora “giustificata”
Perché non accada – Una recente indagine dimostra l’urgenza di politiche strutturali per contrastare la violenza di genere. Il servizio di Giovanna Carnevale.
La violenza economica è considerata accettabile da un uomo su tre, e lo è per quasi la metà dei maschi giovani e giovanissimi. Per uno su quattro, poi, la violenza verbale e quella psicologica sono ampiamente motivate da provocazioni e presunti comportamenti scorretti delle donne. Sono alcuni dei dati, preoccupanti, della ricerca condotta da ActionAid con l’Osservatorio di Pavia sulla percezione della violenza e delle discriminazioni in Italia. ActionAid chiede al Governo e al Parlamento che almeno il 40% delle risorse annuali del Piano antiviolenza sia vincolato alla prevenzione primaria e a un piano strategico ad hoc, che vada oltre l’educazione nelle scuole.




