A canestro per i diritti


Alla ripresa del campionato, Marco Belinelli, cestista italiano impegnato negli Stati Uniti con i San Antonio Spurs, avrà sulla maglia la scritta “uguaglianza” al posto del nome. La decisione rientra nell’ambito di una iniziativa della NBA contro il razzismo. I giocatori internazionali potranno esprimere la parola o la frase anche nella lingua madre.

Come la maggior parte dei campionati professionistici, anche il campionato statunitense di pallacanestro è in procinto di riprendere. La data ufficiale è fissata per il 30 luglio, saranno disputate ad Orlando (Florida) 8 partite di stagione regolare più i playoff. L’eventuale ultima partita sarà disputata a metà settembre, e già ad inizio dicembre comincerà la prossima stagione cestistica. Tra un allenamento e l’altro la NBA ha affrontato e cercato di dare il proprio supporto alla questione, purtroppo strettamente attuale nel paese, del razzismo.

In sostanza la direzione centrale della NBA ha consentito ai propri giocatori di inserire, sulla maglia da gioco, una parola al posto del cognome. Marco Belinelli ha scelto la parola “uguaglianza”: “Ho scelto di utilizzare la parola uguaglianza. Perché siamo tutti uguali. La NBA ci ha consentito di utilizzare la lingua che preferivamo. Sono italiano e sono sempre stato orgoglioso di esserlo. Le immagini che abbiamo visto in TV, con quell’uomo ammazzato, fanno rabbrividire”. Ovviamente la notizia è stata ripresa, con ampio spazio, in tutti i principali quotidiani italiani e si tratta dell’ennesimo atto importante di Marco verso i problemi della comunità, senza dimenticare la cospicua donazione fatta, coinvolgendo il Sindacato dei giocatori NBA, in favore dell’Ospedale Maggiore di Bologna.