Da Milano a Roma fino a Napoli li vediamo sfrecciare anche nel cuore della notte. Qualcuno si è preso la briga di entrare in autostrada.
Nel nome della sostenibilità e dello sharing i monopattini stanno invadendo pacificamente le strade e provano ad essere un mezzo contro l’impatto inquinante delle auto. Eppure ciò che è sostenibile non può diventare insostenibile o pericoloso per altre persone. Da una parte modalità scriteriate di guida lungo le arterie cittadine e dall’altra per i perdoni, soprattutto quelli con disabilità
I marciapiedi sono presi d’assalto, sia da quelli in movimento sia da quelli malamente abbandonati in sosta: in entrambi i casi, a correre più rischi è chi non può vederli. Proprio dall’Unione italiana ciechi e ipovedenti arriva la denuncia di questo problema: a Roma in 3 mesi c’è la media di 2 incidenti al giorno. L’Associazione chiede che sia installato un sistema sonoro che segnala il mezzo in movimento e uno gps per regolare la velocità con il limite di 6 km/h.
Che il monopattino sia sostenibile e non un pericolo, serve buon senso e un minimo di educazione civile.
Giuseppe Manzo giornale radio sociale