Un libro che non chiede una prova muscolare ma propone una vacanza in bicicletta per attraversare tutte le regioni italiane. Un viaggio che permette di godere meglio che in auto i panorami di cui l’Italia è ricchissima, esclude l’ossessione del tempo e quindi assicura serenità e gioia. I venti itinerari proposti sono tutti ciclovie, per la maggior parte non troppo impegnativi, e variano dai 150 ai 600 km.
Nell’introduzione i consigli sul tipo di bici da usare, evitando errori che potrebbero rivelarsi gravi su certi percorsi dove l’asfalto è un pallido ricordo. Ci sono anche le e-bike, utili ma anche molto costose, pure in caso di noleggio. Ugualmente per i meno allenati, potrebbero diventare il mezzo ideale per affrontare lunghe distanze, con poco tempo di recupero. Infine, per ogni percorso viene indicato dove poter pernottare, ristorarsi e rifornirsi. I venti percorsi comprendono spesso due e una volta ben tre regioni, come il primo della serie. Che indica
Piemonte, Lombardia ed Emilia Romagna. Viene indicato come la ciclovia del Po e comprende ben 382 km. diviso in sette tappe. Scatta a Cremona e segue il corso del fiume principale italiano, dopo la Lombardia entra in Emilia e si conclude a Saluzzo in Piemonte, salvo voler arrivare a Pian del Re ai piedi del Monviso.
Anche il secondo percorso parte da Cremona e puoi pedalare per 311 km. scivolando lungo la pianura Padana arrivando a Gorino nel Delta del Po, attraversando territori dove la campagna ti fa ammirare culture estensive coltivate a cereali e frutteti, oltre a risaie, giungendo a Gorino nel Delta del Po. Restiamo ancora in Lombardia sforando poi nell’Emilia Romagna da Piacenza, Bobbio e Torriglia per scendere fino a Genova. Un alternarsi collinare indimenticabile per un totale di 267 km. digeribile in 5 tappe. La quarta frazione è lo specchio della corsa ciclistica più famosa, ovvero la Milano-Sanremo e solo questo emoziona. L’ultimo legame lombardo ci ricorda le piste di sci, partendo da Ponte di Legno scivolando e costeggiando il fiume Oglio. L’impegno prevede 5 tappe per coprire 279 km. e raggiungere Torre dell’Oglio a metà strada tra Mantova e Cremona, dove il fiume si getta nel Po. Altre due tappe sono nel Veneto e in Alto Adige e altre due nel Friuli con allargamento al Veneto fino all’Emilia Romagna da Trieste a Ravenna, ben 512 km. diluiti in 10 tappe. In Toscana parti da Firenze pedali fino a Piombino dove prendi il traghetto e fai il giro dell’Elba. Forse la pedalata più impegnativa dell’intero
giro.
Non da meno quello delle Marche da Pesaro ad Ascoli Piceno di oltre 300 km. in 5 tappe. In Umbria si accontentano di 143 km. ma hanno la magica partenza da Assisi e in 5 tappe si arriva a Orte nel Lazio. Il bis marchigiano è tutto lungo il mare Adriatico, da S. Benedetto del
Tronto a Salvo Marina in Abruzzo. L’antica Via del Sale, una delle prime consolari romane, ovvero la Via Salaria è la strada che indica la tratta tra Marche e Lazio, altro bel percorso di 321 km, in sette tappe. In Campania scopri il Cilento, e anche la ciclovia dei Borboni da Bari a
Napoli, ovvero 7 tappe dai panorami mozzafiato. La piccola Basilicata non scherza e propone il meglio del suo territorio da Maratea e Metaponto. Ma anche da Lagonegro a Spezzano Albanese in Calabria. Si chiama la Ciclovia dell’Alto Belice quella che da Palermo, un anello di soli 260 km. che ti riporta nella capitale siciliana in un saliscendi niente male. In Sardegna puoi conoscere la parte del Sud Est, da Olbia a Cagliari e non è poco. Impresa titanica? Non esageriamo, con questo opuscolo a disposizione capirete che nulla è impossibile.