“Più scherma meno schermi”: sport e inclusione a Napoli


Sport e integrazione sociale. In pedana senza barriere con il progetto “Più scherma meno schermi”, che unisce atleti normodotati, paralimpici e non vedenti. L’obiettivo è creare a Napoli un polo stabile di attività integrata, primo in Europa, per consentire a tutti i partecipanti di allenarsi e crescere ad armi pari, perché lo sport contribuisce ad abbattere le barriere.

La sfida ambiziosa è stata lanciata dal Club Schermistico Partenopeo in sinergia con la Fondazione Banco di Napoli. “Il momento migliore per promuovere questa iniziativa la seconda edizione del Trofeo Martuscelli, contestualmente alla prova nazionale paralimpica”, spiega Sandro Cuomo, commissario tecnico della Nazionale italiana di spada.

“Ci poniamo l’obiettivo di creare anche un polo stabile di attività integrata, primo in Europa, all’Istituto Domenico Martuscelli, in modo da consentire ai non vedenti di essere messi ad armi pari con gli schermidori normodotati e in carrozzina”. Il rilancio culturale e sociale passa attraverso la pratica sportiva dopo mesi di inattività, zona rossa e lockdown.

“Lo sport contribuisce ad abbattere le barriere, una dimostrazione pratica e un segnale concreto proprio in questi giorni all’Istituto Martuscelli. I ragazzi disabili visivi devono fare sport fin da piccoli. Abbiamo la necessità di muoverci durante la giornata”, dichiara Mario Mirabile, presidente Uici Napoli.