Guerra a tutto gas: la soluzione è rinnovabile

 

 

Bentrovati all’ascolto del Grs Week da Pierluigi Lantieri.

Si gonfiano i prezzi e si sgonfiano le tasche, mentre ad Est si continua a combattere. Quella in corso in Ucraina è anche la guerra dell’energia, un conflitto che ha scosso gli equilibri internazionali del settore. Il conto per l’Italia era già salato alla vigilia dell’invasione russa, con gli aumenti vertiginosi in bolletta a destare clamore. Alla preoccupazione si è poi aggiunto lo stupore delle armi: ora la politica corre ai ripari per mettere un freno alle speculazioni e invertire una rotta energetica spinta troppo verso Mosca.

A farne le spese sono in misura maggiore le persone con disabilità. Ancora una volta, ai più fragili viene presentato lo scotto peggiore, che rischia di tramutarsi in esclusione e marginalizzazione. Ce lo ha spiegato il presidente nazionale della Fish Onlus Vincenzo Falabella.

 

All’indomani dello scoppio della guerra era stato il Premier Mario Draghi a puntare il dito sull’“imprudenza di non aver diversificato maggiormente le nostre fonti di energia e i nostri fornitori negli ultimi decenni”. Al cuore del problema c’è il gas, principale fonte energetica dell’Italia, importata per il 95% nel 2021. Di questi circa il 40% proviene dalla Russia, “in aumento dal 27% di dieci anni fa” come sottolineato dallo stesso Draghi.

Le soluzioni adottate o prospettate dal Governo non soddisfano, però, le associazioni ambientaliste. Proprio in queste ore Greenpeace, Legambiente e WWF, hanno avanzato 10 proposte all’Esecutivo per liberare il Paese dalla dipendenza del gas. Un vero e proprio vincolo che ha condizionato la risposta italiana e non solo all’offensiva di Putin. Lo hanno spiegato il presidente nazionale di Legambiente Stefano Ciafani e il direttore di Greenpeace Italia Giuseppe Onufrio intervenendo su Repubblica TV. Ascoltiamo.

 

 

Sostituire il gas russo con altro gas rischia di non essere una soluzione né all’emergenza bellica e neanche all’emergenza climatica. E le altre carte sul tavolo del Governo, dal ritorno al carbone fino al nuovo nucleare, potrebbero avere lo stesso effetto. Ancora su Repubblica TV ne ha parlato la presidente di WWF Italia Donatella Bianchi.

 

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di Pierluigi Lantieri