La voce della madre del blogger iraniano di Sattar Beheshti, torturato e ucciso nelle carceri del regime: la donna 80enne si è tolta il velo in un video per protesta contro le violenze di Stato verso i giovani.
Oggi parliamo di diritti civili e identità di genere che con l’elezione del nuovo governo sono al centro delle principali tensioni nel Paese. Per farlo vi raccontiamo cosa ha deciso di fare una cooperativa sociale di Ferrara. Infatti CIDAS ha approvato l’introduzione della “identità alias”.
La nuova policy è stata introdotta per chi, tra le persone che lavorano in Cooperativa, non si riconosce nell’identità di genere ‘assegnata alla nascita’ e intende esercitare concretamente il diritto alla propria autodeterminazione di genere adottando il ‘nome di elezione’.
Una volta attivata l’identità alias la persona che ne ha fatto richiesta ottiene il rilascio di un nuovo badge, di un nuovo account di posta elettronica e, laddove necessario, di nuove targhette identificative, che riportino il ‘nome di elezione’ scelto.
Per garantire il pieno e positivo accesso al dispositivo della identità alias, CIDAS ha previsto momenti formativi in merito ai temi che riguardano l’identità di genere. Ora ascoltiamo il presidente della cooperativa Daniele Bertarelli.
Ascolta Ad Alta Velocità, rubrica quotidiana a cura di Giuseppe Manzo – giornale radio sociale